Il turismo di lusso cinese fa shopping “Made in Italy”

unicinaDa oggi 20 aprile e fino a mercoledì 29 aprile prende il via la “vetrina itinerante” per le pmi rientra nell’ambito delle iniziative di Unimpresa finalizzate alla promozione del made in Italy. Per 10 giorni i rappresentanti delle più importanti realtà commerciali e del turismo della provincia di Hainan (arcipelago nel Sud-Est della Cina) faranno tappa in sette regioni italiane (Piemonte, Campania, Abruzzo, Marche, Toscana, Emilia Romagna e Lazio) per visitare decine di fabbriche e aziende del nostro Paese. Obiettivo è creare rapporti stabili con i produttori italiani e acquistare “sul posto” prodotti made in Italy. Nasce così un ponte per investimenti diretti nell’economia reale italiana, con imponenti flussi di denaro che dalla Cina fanno rotta sulle nostre aziende: abbigliamento (vestiti e scarpe), accessori, arredamento, tessile, pellami, gioielli, cibo, vini e bevande i settori su cui si concentrerà principalmente l’interesse della delegazione straniera.

Nell’immediato sono stimabili ordinativi di prodotti made in Italy per oltre 10 milioni di euro. Tutto questo grazie a un progetto di Unimpresa che negli scorsi mesi ha stretto una serie di accordi con le istituzioni, pubbliche e private, di Hainan, insieme di isole meta del turismo e in via di imponente sviluppo, considerate le Hawaii orientali. Il piano per l’export sarà illustrato lunedì, a Napoli, nel corso del seminario organizzato da Unimpresa in collaborazione con la Camera di commercio di Napoli, “Hainan, un mare di opportunità – Seguendo le vie della seta”.
Questo progetto mira a promuovere l’internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese italiane, ed  ha come obiettivo specifico l’espansione delle relazioni commerciali con la provincia di Hainan. Situata alla latitudine tropicale ai confini sud della Cina, Hainan rappresenta una meta da sogno per il turismo cinese e internazionale per il suo clima e le sue spiagge da paradiso tropicale. La regione comprende l’isola principale (la più grande della Cina dopo Taiwan) e i tre arcipelaghi di Xisha, Zhongsha e Nansha. L’intera provincia occupa un’area di 35.000 chilometri quadrati e ha un’estensione marina di 2 milioni di chilometri quadrati.
Il governo centrale cinese vuole trasformare Hainan in una destinazione per il turismo internazionale e off shore duty free nonché farla diventare provincia modello per la qualità della vita, inclusa l’alimentazione. In particolare la provincia di Hainan, attraverso i suoi organi istituzionali, ha creato una serie di sgravi amministrativi e di semplificazioni per attrarre investimenti e interesse nei due nuovi paradisi di Sanya (per turismo e agricoltura) e Haikou (per shopping e business). L’isola principale è da anni meta di investimenti nel settore immobiliare (destinazione da sogno per la seconda casa della nascente classe borghese delle grandi città della Cina continentale), alberghiero (oltre 20 resort a 5 e più stelle), decine di centri commerciali attivi (con una superficie di 18.000 metri quadrati) e altrettanti in fase di realizzazione, per soddisfare i flussi turistici che durano tutto l’anno grazie al clima tropicale. Secondo le stime delle istituzioni cinesi, la provincia di Hainan è visitata in media da circa 30 milioni di turisti all’anno, con un trend in deciso aumento e un crescente numero di turisti internazionali. Oltre alle attrazioni naturali, Hainan, come la Florida, ospita una base di lancio spaziale (Wenchang) che come Cape Canaveral sta creando un indotto dedicato al turismo familiare in previsione dei frequenti lanci che avverranno nei prossimi anni.