Il progetto Ocm vino si… ingrossa

Sono 50 quest’anno le aziende vinicole regionali che hanno deciso di mettersi in rete e costituire la nuova associazione temporanea d’imprese (Ati) Friuli Future Wines, per promuoversi sui mercati extra europei nell’ambito del progetto“Ocm vino”, con la Camera di Commercio di Udine come capofila. Con il progetto Ocm, l’Ati Friuli Future Wines si è posizionata al secondo posto in graduatoria. Il budget è di oltre 1,3 milioni di euro, per metà fondi europei (tramite Ministero delle politiche agricole e Regione) e per metà corrisposti dalle imprese aderenti.

Dopo il lavoro preparatorio dei mesi estivi, oggi si è sottoscritta la nuova Ati, ed è la settima volta: si tratta infatti di un percorso di successo avviato dalla Cciaa nel 2009-2010, assieme a poco più di 20 imprese. Cresciuto grazie alla azione promozionale nei maggiori eventi e mercati di riferimento per il vino a livello mondiale, arrivando nelle più recenti annualità a superare sempre le 40 imprese. Una nuova edizione in cui aumenteranno anche i Paesi su cui si farà la promozione: i “classici” come Usa, Cina, Russia, con anche il Giappone, new entry del 2014 dall’anno scorso, e – novità  del 2015 – il Canada.

Soddisfatto il commento del presidente camerale Giovanni Da Pozzo, che alla firma dell'Ati ha dichiarato: "È la più grande rete d’imprese italiana del settore vitivinicolo. In un momento delicato come questo, qui da noi  è importante che alla promozione di questo nostro comparto d’eccellenza regionale si confermi tutto il supporto e l’attenzione. Il lavoro dell’Ati in questi anni ha dimostrato che le nostre singole eccellenze sanno fare squadra e hanno permesso al Fvg di farsi conoscere come un territorio unito, e di grande valore, ai principali eventi internazionali: un biglietto da visita di qualità per tutta la nostra economia".