Il Giappone piange 68 vittime del tifone Hagibis. Crollati gli argini di 47 fiumi in 66 località.

Il bilancio delle vittime del tifone Hagibis è salito a 68, mentre i soccorritori sono impegnati in una corsa contro il tempo per salvare 15 persone tuttora disperse. La tempesta si è abbattuta sul Giappone nella notte tra il 12 ed il 13 ottobre, scatenando forti venti e piogge torrenziali record in 36 delle 47 prefetture. Ampie regioni del Paese sono ancora paralizzate a causa delle inondazioni.

Le autorità stanno cercando di ottenere un quadro completo dei danni. Questa mattina, il ministero delle Infrastrutture ha confermato che sono crollati gli argini di 47 fiumi in 66 località. I funzionari non hanno potuto fornire maggiori dettagli in quanto impossibilitati a raggiungere alcune aree, a causa degli alti livelli delle acque.

Il tifone più potente a colpire il Giappone negli ultimi decenni ha anche causato frane e interruzioni di elettricità e acqua corrente in varie parti del Paese. Il governo ha registrato un totale di 146 smottamenti in 19 prefetture; acqua e fango hanno sommerso circa 10mila case.

In queste ore i residenti delle aree colpite dal tifone cominciano a tornare alle proprie case per ripulirle. I funzionari del governo li esortano a proteggersi dalle infezioni indossando maschere, guanti ed usando agenti igienizzanti.

Il ministro dell'Industria, Isshu Sugawara, riferisce che il numero di abitazioni senza elettricità si è ridotto in modo significativo da un picco di circa 520mila, ma stamane 34mila erano ancora soggette ad interruzioni della corrente. Tra queste vi sono molte case nella prefettura di Chiba, un'area che ha anche subito una prolungata assenza di servizio dopo il passaggio del tifone Faxai, all'inizio di settembre.

Il ministero della Salute dichiara che il numero di case senz’acqua corrente è di 133mila in 13 prefetture. Mentre la maggior parte delle reti ferroviarie in Giappone sono tornate alla normalità, alcune sezioni offrono solo servizi limitati o rimangono chiuse. Hanno sospeso le lezioni oltre 200 scuole elementari, medie e superiori pubbliche in sette prefetture, tra cui Fukushima e Nagano, dove il fiume Chikuma ha rotto gli argini, intrappolando centinaia di persone.

Fonte Asianews