Il canto della Pasternak, degno di un “carmina divino”

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Il Soprano, friulano per adozione, Selma Pasternak, dopo un grande successo a Maribor sarà una delle voci protagoniste del concerto tratto dal Carmina Burana, il 3 luglio a Sesto al Reghena.

Per fatalità sostituisce la soprano Laura Giordano a Maribor, e in terra slovena diventa la rivelazione dell'anno. Selma Pasternak, friulana per adozione, dopo i larghi consensi ricevuti al fianco dell'Orchestra Slovena diretta dall'americana, Tara Simoncic, sta ora rientrando nel Nord-Est italiano per il prossimo impegno: assieme a molti colleghi, infatti, sarà protagonista nel concerto “Carmina Burana” con la musica di Carl Orff, organizzato dal Piccolo Festival del FVG di Gabriele Ribis in occasione dell'apertura dell'omonima rassegna.
«Sono onorato dell'amicizia con la Pasternak – ha recentemente scritto il noto critico musicale, Lanfranco Visconti, biografo della compianta soprano, Giusy Devinu – La sua voce sopranile è stupenda».
Occasione da non perdere, dunque, quella di venerdì 3 luglio in piazza del castello a Sesto al Reghena quando, alle 21.30, sarà sotto ai riflettori una compagine di artisti di indubbia qualità. Oltre al soprano Pasternak, ci sarà il tenore Federico Lepre, il baritono, Paolo Ingrasciotta, e i cori: Polifonico Sant'Antonio Abate di Cordenons, Filarmonico Città di Udine, Lorenzo Perosi di Fiumicello, Cesare Augusto Seghizzi di Gorizia e Piccoli Cantori di Rauscedo. Garanzia di squisita esecuzione anche gli strumentisti. Alle percussioni: Annamaria Del Bianco, Tom Hmeljak, Alessandro Piputo, Barbara Tomasin, Giulio Trani, Giorgio Ziraldo; ai pianoforti, Matteo Andri e Ferdinando Mussutto. La direzione musicale, invece, è a cura di Eddi De Nadai.
Carmina Burana è il titolo di una raccolta di componimenti poetici medievali conservati nella Bayerische Staatsbibliothek di Monaco e provenienti dal convento di Benediktbeuern fondato attorno al 740 da San Bonifacio a Bad Tölz in Alta Baviera. Alcuni di questi testi sono corredati di notazione musicale, ma all’epoca in cui Carl Orff se ne occupò nessuna delle musiche originali era nota. Il musicista tedesco fu attratto in particolare dalla varietà degli argomenti trattati nelle poesie della silloge bavarese: iniziò dunque a elaborarne musicalmente alcune, fino a completare 24 brani, per la maggior parte con testo latino; fanno eccezione un brano in alto tedesco medio e uno in provenzale. Dopo la prima rappresentazione l’ 8 giugno 1937 a Francoforte, Orff ottenne un grandissimo successo, e la cantata fu eseguita in altre città tedesche e, nonostante fosse molto ostacolata dal regime nazista per il tono erotico di alcuni canti, divenne l’opera musicale più conosciuta tra quelle composte durante il periodo nazista. Questa composizione appartiene al trittico teatrale di Orff “Trionfi” che, composto in periodi diversi, comprende anche i Catulli Carmina e il Trionfo di Afrodite.