Greiger ci racconta “Tutto su Sally”
Lo scrittore austriaco, Arno Greiger ci racconta le difficoltà dei legami coniugali attraverso il suo nuovo romanzo
Perché le coppie scelgono di rimanere insieme? Cosa significa veramente amare nel tempo? E dire "ti amo", è davvero una conquista finale? Lo scrittore Arno Greiger ha nuovamente affrontato il tema a lui più caro, quello dei rapporti di coppia. E lo ha fatto con il nuovo romanzo: “Tutto su Sally” (Bompiani), che presenterà domani alle 17.30 a Palazzo Gregoris nell’ambito di Pordenonelegge.
Con la storia di una borghese coppia viennese, Greiger ripropone il dubbio sul mito romantico del legame. E ci si domanda se, in fondo, esso non sia altro che una scelta valoriale che impone dei comportamenti ai quali restare fedeli, se si vuole la durata nel tempo. Se non vi è una scelta valoriale, ma soltanto romantica, i legami sono fragili e i legacci potenzialmente scioglibili. Basta un nonnulla. Come un furto in casa, quello raccontato nel libro di Greiger. Un furto che rimette in discussione una vita passata insieme, che mette a soqquadro non soltanto i cassetti, ma il rapporto stesso della coppia, fondato da ricordi, diari, oggetti che, una volta violati, sembrano profanare anche il sentimento, rendendo l'unione priva di ideale e ormai senza scopo. E allora tutto quello che l’anima romantica ha voluto non guardare, o indorare, e quella borghese nascondere sotto al tappeto, emerge come uno Tsumani. Rancori sopiti, segreti, delusioni, rivendicazioni, e poi tutti i desideri mai confessati, vengono sbattuti in faccia dai coniugi che, alla fine, comprendono di avere davanti una scelta fondamentale: cosa fare del resto della propria vita? Lasciarsi per rimettersi in gioco individualmente inseguendo sogni e inedite occasioni, o restare insieme riconoscendo il valore dell’altro e legittimarlo? Meglio andarsene, o meglio imparare a perdonare e accettare i limiti del compagno cercando di affrontare assieme le prove del futuro? Se il sentimento ha avuto davvero importanza, quale il comportamento più salvifico? Avere cura del legame, mantenendolo, o averne cura interrompendolo, in tempo per non degradarlo?