Grecia & Euro, una “love story” che divide…

L'incontro con i ministri delle finanze dei G7 a Dresda è stato in qualche modo focalizzato sulla crisi della Grecia e sulla sua possibile uscita dall'euro. Due gli schieramenti esistenti: all'approccio soft di Usa e Francia (ma anche Italia, seppure meno schierata), fa da contraltare un cipiglio quasi burbero della Germania, decisamente poco convinta di un salvataggio in extremis della Grecia.

"La Grecia deve raggiungere subito un accordo di massima con i creditori, rinviando a dopo i dettagli, per evitare che le scadenze sui rimborsi del debito creino problemi". Lo ha dichiarato il segretario Usa al Tesoro, Jack Lew, al termine del G7 finanziario di Dresda. "Sarebbe nell'interesse di tutti raggiungere un'intesa a livello generale e lasciare del tempo per lavorare ai dettagli, senza l'incombenza delle scadenze. Aspettare uno o due giorni prime di qualsiasi scadenza è solo un modo per rischiare un incidente". Ma se il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, ha escluso la possibilità di una Grexit, il collega tedesco, Wolfgang Schaeuble, è tornato a criticare l'eccessivo ottimismo delle autorità elleniche sulla finalizzazione di un accordo con i creditori internazionali, che non rispecchia lo stato attuale dei negoziati. Schaeuble ha quindi sottolineato che i ministri delle Finanze del G7 hanno discusso solo brevemente della situazione ellenica. "E' stato un argomento ma abbiamo speso solo pochi minuti su questo", ha detto.