Giulio Regeni: nel giorno dei funerali in Italia, il ricordo anche davanti l’ambasciata italiana a Londra

“Sarà ricordato oggi a Londra Giulio Regeni, il 28enne studente di Cambridge barbaramente ucciso al Cairo. Amici, colleghi e semplici cittadini impossibilitati a raggiungere Fiumicello il paese del Friuli dove si tengono le esequie, si riuniranno davanti all’Ambasciata d’Italia a Londra (4 Grosvenor Square, London W1K 4AG) per esprimere le proprie condoglianze e chiedere che sia fatta luce sulle circostanze della sua scomparsa. L’appuntamento è per le 13.00, lo stesso orario del suo funerale in Italia. L’evento è stato organizzato da alcuni degli amici e colleghi di Giulio nell’ambito universitario UK, ed è stato autorizzato sia dall’Ambasciata che dalla famiglia di Giulio”. A darne notizia è “Londra, Italia”, quotidiano online diretto da Francesco Ragni.
“Portando fiori, ci uniremo in uno spirito di scholarship e nel desiderio di esprimere la nostra solidarietà all’Italia per questa perdita terribile” è scritto nella pagina Facebook di presentazione dell’evento. “Sarà un evento semplice, sobrio, corretto, come era il nostro amico Giulio, e degno del grande esempio di dignità che i suoi genitori, Claudio e Paola, hanno mostrato”. Un libro di condoglianze sarà offerto dall’Ambasciata per i partecipanti, che potranno cosi esprimere i loro sentimenti.
Nei suoi oltre dieci anni in UK, Giulio Regeni aveva studiato e lavorato in tre università britanniche: Cambridge, Oxford e Leeds. Negli ultimi mesi stava facendo ricerche per il suo PhD a Cambridge, motivo della sua permanenza in Egitto, dove ha trovato la morte. La tragedia ha avuto una grossa eco in UK, in particolare negli ambienti dell’università e della ricerca.
“Crediamo che la sua morte sia un affronto ai valori dell’educazione, i valori che rendono le università UK un faro non solo per questo paese, ma per l’Europa e il mondo, attraendo alcuni dei migliori talenti di molte nazioni” scrivono gli organizzatori. “Ci riuniremo in pace per ricordare Giulio e per riaffermare, silenziosamente questi valori che, in tutto il mondo, riuniscono le persone nella loro ricerca per la conoscenza”.
Tra le altre iniziative sorte in UK in seguito all’uccisione di Giulio, c’è anche una petizione rivolta al Governo Britannico con la quale si chiede che le circostanze della sua morte vengano investigate in pieno. La petizione ha raggiunto già 2,500 firme. Il Governo sarà obbligato a rispondere, una volta arrivata a 10mila firme, e a dibatterla in Parlamento al raggiungimento di 100mila firme”.