GIOCHI 2024: ROMA IN TESTA MA ORA SERVE CHIAREZZA

 

Il sipario che si chiuderà domani sulla Olimpiadi cariocas ci lascerà in eredità la gioia per la pioggia di medaglie azzurre, ma purtroppo non cancellerà la doccia fredda di un'economia che resta al palo, con un deficit pubblico in aumento, così come la corruzione e le baruffe tra i politici. L'entusiasmo impone quindi che la politica italiana finalmente chiarisca se la candidatura di Roma per i Giochi del 2024 è una cosa seria oppure un salto nel buio.
Intanto vanno registrati due fatti importanti: l'appassionato e convinto 'endorsement' del sindaco di Rio e la notizia data con grande evidenza dall'autorevole “Wall Street Journal” in questi giorni. Il giornale economico Usa ha scritto che la 'Città eterna' ha i motori al massimo ed è davanti alle altre città candidate per l'edizione numero 33 delle Olimpiadi dell'era moderna.
Mancano quasi 400 giorni al 13 settembre 2017 quando il 'vertice a 5 cerchi' deciderà a Lima sull'assegnazione, ma, stando all'importante giornale americano, la spedizione del Premier Renzi in Brasile avrebbe sortito gli effetti sperati.
Il capo del Governo italiano ha chiosato la notizia del “Wall Street Journal” indicando le buone ragioni perché sia scelta la nostra capitale, anche alla luce delle tensioni internazionali dovute al terrorismo. Infatti ha detto: “Noi proponiamo l'idea di un Paese che, in nome degli ideali, rifiuta la cultura della paura e la logica del 'tutti chiusi in casa' che i terroristi vorrebbero imporci. Infine rifiuta la fuga dalla propria identità”.
Parole altisonanti, ma dall'altra parte della staccionata c'è la posizione della nuova Giunta comunale romana, guidata dalla sindaca grillina Virginia Raggi, a dir poco problematica.
Lei ha più volte contestato la candidatura olimpica della sua città, giudicandola “possibile fonte di sprechi”.
La questione sarà esaminata nei primi giorni di settembre in un incontro a tre fra la stessa Raggi, il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello del Comitato promotore, Luca Cordero di Montezemolo, che può sfruttare le sue amicizie con esponenti mediorientali del Cio. Grazie a esse facilitò la soluzione per Alitalia con gli Emirati.
Ma come la mettiamo con la Giunta capitolina? Qualcuno ha avanzato l'ipotesi di inserire un esponente gradito a Grillo nel Comitato promotore, però è stata smentita da più fonti.
Come dicevamo all'inizio, ora serve chiarezza.

AUGUSTO DELL’ANGELO

Augusto.dell@alice.it