GARANTIRE LA TRASPARENZA: LA COMMISSIONE PROPONE UN REGISTRO OBBLIGATORIO PER TUTTE LE ISTITUZIONI DELL’UE

Oggi la Commissione europea ha proposto un registro per la trasparenza obbligatorio esteso a tutte e tre le istituzioni dell’UE - Parlamento europeo, Consiglio e Commissione - mantenendo un impegno in materia di trasparenza della Commissione Juncker.
Dopo aver subordinato gli incontri con i suoi responsabili politici all’iscrizione dei rappresentanti di interessi in un registro per la trasparenza accessibile al pubblico, la Commissione ha chiesto al Parlamento europeo e al Consiglio di fare altrettanto, rendendo il registro obbligatorio per tutti i rappresentanti di interessi che cercano di influenzare il processo decisionale a Bruxelles.
"Le istituzioni dell'UE devono collaborare per riguadagnare la fiducia dei cittadini. Occorre maggiore apertura su tutto ciò che facciamo”, ha commentato il primo vicepresidente Frans Timmermans. “La proposta odierna di un registro per la trasparenza obbligatorio per il Parlamento, il Consiglio e la Commissione costituisce un passo importante nella giusta direzione. I cittadini hanno il diritto di sapere chi cerca di influenzare il processo legislativo dell’UE. Proponiamo una regola semplice: nessuna riunione con i responsabili politici se prima non ci si è iscritti nel registro. Attraverso il registro, il pubblico potrà vedere chi svolge attività di lobbismo, chi rappresenta e quanto spende".
Oggi la Commissione ha proposto un accordo interistituzionale, che porrà in essere un sistema solido per garantire la trasparenza delle attività di lobbismo, sulla base dell’attuale registro per la trasparenza volontario del Parlamento e della Commissione. La Commissione propone che, per la prima volta, tutte e tre le istituzioni, compreso il Consiglio, siano soggette alle stesse norme minime. In base a tali proposte, gli incontri con i responsabili politici delle tre istituzioni sarebbero subordinati alla previa iscrizione nel registro per la trasparenza.
Da quando la Commissione ha introdotto questa regola per le sue interazioni con i rappresentanti di interessi nel novembre 2014, le nuove iscrizioni nel registro già esistente sono state circa 4000.
La proposta odierna chiarisce inoltre la portata delle attività e gli organismi interessati, rafforza il monitoraggio e l’applicazione efficace del codice di condotta del registro per i lobbisti e semplificherà e migliorerà la qualità dei dati grazie a una semplificazione dei requisiti e a un maggiore controllo della qualità. La Commissione propone di aumentare le risorse disponibili per conseguire tale obiettivo. Gli iscritti che non rispettano il codice di condotta potrebbero andare incontro a una sospensione temporanea delle loro interazioni con le istituzioni o alla cancellazione dal registro.