Furgone italiano fermato in Ungheria, a bordo 33 profughi. Accusa di traffico di uomini per l’autista

Un autista italiano è stato fermato vicino Budapest mentre si trovava alla guida del suo furgone con 33 siriani stipati a bordo. Ma pare purtroppo non si tratta di un gesto umanitario, infatti secondo la polizia l’uomo, 52 anni, era diretto in Germania e avrebbe chiesto 300 euro a resta ai profughi. L’ambasciata italiana ha avviato delle verifiche nella speranza che l'autista non abbia effettivamente ricevuto dei soldi per far salire i migranti sul mezzo, come lui afferma. L’accusa per la polizia ungherese invece è di traffico di esseri umani. L'italiano avrebbe affermato di aver raccolto i profughi infreddoliti mosso da umana pietà, ma alcuni di loro avrebbero riferito di aver pagato per essere caricati. Le verifiche sono in corso, sarà facile infatti incrociare le dichiarazioni dei rofughi con la presenza di somme di denaro ingiustificate in possesso dell'autista.