FASE 2. STABILE (FI): MINISTERO SALUTE E ISS FORNISCANO DATI COMPLETI E AGGIORNATI SU COVID-19

"Nelle sue recenti dichiarazioni, il professor Zangrillo ha comunicato una notizia importante: proprio negli ospedali della Lombardia non vi sarebbero più casi clinicamente rilevanti di Covid-19. Senza negare, peraltro, la persistenza del virus e la necessità di mantenere elevata l’attenzione sull’epidemia.
Alle parole del professor Zangrillo sono seguite immediatamente le reazioni di esponenti del governo e dei vari organismi tecnici a cui questo si appoggia che si sono limitate in sostanza all’accusa di aver divulgato notizie che potrebbero tranquillizzare troppo le persone e indurle ad assumere dei comportamenti ritenuti a rischio, oltre a quella, assurda e fuorviante, di aver annunciato la scomparsa del virus.
Sembra che il governo e i suoi tecnici considerino i cittadini soggetti irresponsabili e sprovveduti e che possano essere indotti a rispettare le regole solo attraverso una comunicazione allarmistica e basata sulla paura.
L’inquietudine è alimentata anche dalla scarsità di trasparenza che ha caratterizzato in questi mesi le comunicazioni da parte degli organi tecnici del Ministero della Salute e anche della maggior parte delle Regioni.
Il documento “riservato”, presumibilmente dell’Istituto Superiore di Sanità, che avrebbe determinato le scelte del governo nella Fase 2, è stato divulgato solo dalla stampa, privo di intestazione, di firma e della bibliografia. E si è lasciato che i media diffondessero previsioni terribili su uno scenario apocalittico con 150 mila persone degenti in terapia intensiva già dalla metà di giugno.
Gli operatori sanitari hanno ripetutamente chiesto dati completi e aggiornati sui contagi nelle Aziende, senza mai ottenere risposte esaurienti, anzi, dall’inizio di aprile l’Istituto Superiore di Sanità ha smesso di pubblicare il numero di sanitari contagiati nelle singole regioni.
Avendo lavorato per molti anni come medico in ospedale, sono rimasta in contatto con diversi operatori sanitari: è frequente che questi siano tenuti del tutto all’oscuro sulla situazione dei contagi negli ospedali in cui lavorano. Nessuna notizia chiara è stata data sui focolai che certamente si sono sviluppati nei nosocomi, pur essendo questi, insieme alle case di riposo, gli ambienti in cui si è verificata più della metà dei casi noti.
Si è preferito enfatizzare il presunto ruolo delle scuole e dei bambini nella diffusione del virus, colpevolizzare invece che informare ed educare, stigmatizzare i ritrovi dei giovani all’aperto, quasi a voler distogliere l’attenzione da un sistema sanitario già carente prima del virus, e colpevolizzare in via preventiva, nell’eventualità di una ripresa dei contagi, i singoli cittadini.
La mancanza di chiarezza porta le persone, già stressate per il lungo periodo di disagio e isolamento, a immaginare che esistano situazioni catastrofiche che non sarebbero rese note per non suscitare allarmismo, e questo continua ad alimentare paure irrazionali.
Bisogna tornare alla normalità. E per far questo è necessario oggi più che mai che gli organi competenti forniscano informazioni complete, esaurienti e costantemente aggiornate. Solo a queste condizioni i cittadini potranno seguire le regole con consapevolezza e collaborazione e mantenere senza paura la fiducia nelle istituzioni". Lo dichiara la senatrice di Forza Italia, Laura Stabile.

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