Fabbricavano finte Ferrari e Lamborghini e le vendevano sul web: chiusa in Brasile fabbrica clandestina

La fantasia ed intraprendenza dei falsari del made in Italy è davvero impareggiabile, dalle finte griffe di  borse, profumi ed abiti, passando per i generi alimentari si è ora arrivati perfino alle supersportive.  Ferrari e Lamborghini riproduzioni a misura naturale delle auto di lusso venivano vendute sui social a prezzi "irrisori", tra 45 mila e 60 mila dollari. Si trattava ovviamente di cloni non certo con la qualità e prestazione degli originali, ma abbastanza simili da attirare il mercato del "vorrei ma non posso".  Così la polizia brasiliana ha chiuso una fabbrica clandestina di finte supercar Ferrari e Lamborghini a Itajai, nello Stato meridionale di Santa Catarina, e arrestato i titolari accusati di violazione di proprietà industriale. L'operazione della polizia è stata attuata in seguito alla denuncia sporta dalle due case automobilistiche italiane. Nella loro fabbrica clandestina padre e figlio assemblavano finte auto di lusso, scattavano fotografie che poi pubblicavano sui social, dove le finte Ferrari e Lamborghini venivano messe in vendita ad un prezzo "irrisorio", tra 45 mila a 60 mila dollari. In loco gli agenti hanno ritrovato otto veicoli parzialmente costruiti e ora stanno indagando per accertare quanti in tutto siano stati costruiti dai due truffatori. Sugli account Facebook, Twitter e Pinterest padre e figlio pubblicavano fotografie delle macchine che stavano costruendo con scatti di alcuni dettagli, tra cui distintivi con logo della Lamborghini e altri accessori delle case automobilistiche italiane. Difficile tuttavia pensare che gli acquirenti che si cerca di individuare non fossero consapevoli di comprare una patacca.