Evasione senza evasori

L'azione di contrasto alla evasione messa in atto dalla Guardia di Finanza rappresenta un efficace deterrente per tutti coloro che pensano di fare i furbetti... ma non sempre basta a scoraggiare i più determinati o, al contrario, i più sprovveduti.

Secondo l'ultima indagine fatta dalla Cgia di Mestre, per entrambe le categorie, ma soprattutto per le seconde, il finale è raramente...  con le sbarre. L'anno scorso le violazioni accertate dalle Fiamme gialle sono state 17.802, mentre le persone denunciate sono state 13.062. Di queste "solo" 146 finite in manette, cioè poco più dell'1%, una percentuale che la dice lunga sulla efficienza del nostro sistema giudiziario e del livello di inpunità che regna sovrano.  Come ha avuto modo di denunciare in più di una occasione anche la Corte dei Conti, il nostro sistema penale tributario non è stato finora in grado di scoraggiare adeguatamente frodi ed evasioni di rilevante entità, in particolar modo per i tempi dei procedimenti, spesso condizionati da comportamenti dilatori degli imputati finalizzati a conseguire la prescrizione del reato.

Questo, in ogni caso, nulla toglie alla qualità e quantità del lavoro svolto a valle dalla GdF, come dimostra la crescita esponenziale del valore dei beni sequestrati: dai 17 milioni di euro del 2007 ai 1,19 miliardi di euro nel 2014.