Donne oggetto: ecco i raid dei musulmani a Colonia

 

Si sapeva che la cultura conservatrice (e purtroppo immutabile) dei musulmani considera la donna un oggetto, proprietà dell'uomo. Sia moglie, figlia o sorella. Il mega-raid della teppaglia islamica a Colonia nella notte di San Silvestro, con replay in Finlandia e in altri Paesi del Nord Europa, si spiega così. Ma questi assalti alle donne hanno complicato le cose innestandosi nell'infuocato dibattito sull'accoglienza di profughi da Stati a maggioranza musulmana. Tale intreccio è riuscito a mettere in difficoltà, nel suo stesso partito, addirittura la Cancelliera Angela Merkel che ha permesso l'entrata in Germania a centinaia di migliaia di arabi.
Un grande sondaggio condotto in tutto il mondo tra i musulmani ha dato un risultato che può riassumersi così: la stragrande maggioranza degli islamici ritiene che la moglie e la figlia debbano obbedire al marito-padre. Meno compattezza, e differenze tra Paese e Paese, su altre questioni: divorzio, eredità, decisione se portare il velo. Comunque sia, svilimento del ruolo della donna.
Obbedienza in famiglia: su 23 Paesi esaminati, in 20 i musulmani sono d'accordo. La donna deve sottostare all'uomo. Le tre eccezioni sono Kossovo, Bosnia-Erzegovina e Albania. Le percentuali più alte dell'oscurantismo si registrano in Medio Oriente (minimo in Libano e in Iraq) e in tutta l'Africa del Nord, quella che si affaccia sul Mediterraneo. Quanto all'Asia, percentuali appena sopra il 50% tra i musulmani russi e in Turchia.
Velo: sorprendente il risultato che dice che in ben 20 Paesi tra i 39 esaminati i musulmani ritengono che la decisione può essere lasciata alle donne. I più evoluti sono Iraq, Giordania ed Egitto, i più retrogradi Senegal e Afghanistan.
Divorzio: le donne sono legittimate a chiederlo secondo la maggioranza degli islamici europei, turchi, egiziani, marocchini, tunisini, palestinesi dei Territori occupati e abitanti nell'Asia centrale, esclusi i tagiki.
Eredità: in 10 dei 23 Stati esaminati, la maggioranza dei musulmani sostiene che le donne non hanno gli stessi diritti dell'uomo. Ciò sopratutto in Medio Oriente e in Nord Africa.

Augusto Dell’Angelo
Augusto.dell@alice.it