Donato alla biblioteca civica di Udine materiale inedito di Pasolini

Dattiloscritti, disegni, manoscritti in prosa e poesia, testi in lingua italiana e friulana, fotografie: materiale in gran parte inedito del grande scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini che entrerà da oggi a far parte del patrimonio della biblioteca civica di udine Joppi grazie alla donazione della professoressa Giuliana Cumini, che a Pasolini ha dedicato la sua testi di laurea nel 1975, e grazie all'impegno del direttore della struttura, Romano Vecchiet. La professoressa Cumini ha infatti espresso la la volontà di lasciare le sue carte alla biblioteca, perché venissero conservate e studiate, ritenendo la struttura udinese l’istituto bibliotecario più adatto a conservare e valorizzare l’insieme di questa ricca e originale documentazione. Il fondo è stato liberamente donato alla professoressa da una zia di Pier Paolo Pasolini, Giannina Colussi, abitante a Casarsa, in occasione proprio delle sue visite di cortesia successive alla stesura della sua tesi di laurea e poco dopo la morte del poeta, nel novembre 1975.
« Con questa donazione, la biblioteca di Udine si arricchisce di documenti preziosissimi e autentici risalenti agli anni '40, alcuni dei quali inediti, dell'opera poetica di Pasolini, assieme a documenti personali e interventi del poeta in vari quotidiani – spiega il sindaco di Udine, Furio Honsell - . Sono documenti importanti non solo per la figura del loro autore, ma anche per la ricostruzione filologica della genesi di alcune poesie. In particolare rivolgo un plauso al responsabile della biblioteca Vecchiet che è riuscito a far sì che i documenti non si disperdessero arricchendo invece il prestigio della nostra biblioteca, e ovviamente un grazie alla professoressa Cumini che ha voluto lasciare questi preziosi documenti alla nostra biblioteca, che diventa così non solo un punto culturale, ma un centro di conservazione di opere documentarie di grande rilievo».
«Siamo orgogliosi di poter ricevere questa donazione da parte della professoressa Cumini – spiega l'assessore alla Cultura Federico Pirone - . Si tratta di un atto di fiducia verso l'amministrazione comunale e il direttore della biblioteca civica in particolare, istituzione di riferimento non da oggi per la cultura e la lingua di tutto il Friuli, un atto ancora più significativo in un momento storico di ridefinizione dei confini amministrativi in questa regione nel quale assume più che mai rilevanza il ruolo che Udine, a nome di tutto il Friuli può giocare in ambito culturale. Pasolini è stato uno dei maggiori intellettuali ed artisti del XX secolo, legato alla città di Udine e a questa terra, anche se da qui dovette poi partire. Pasolini ci lascia un'eredità culturale e politica enorme che questa contemporaneità ha il dovere innanzitutto di conservare e di studiare, con precisione ed esattezza: donare questo lascito alla biblioteca civica significa metterlo a disposizione di tutto il Paese».
Nel dettaglio, il fondo è composto da una cartella contrassegnata dall’indicazione ''Bologna MCMXLI / P.P. Pasolini / Poesie / (per i Prelittoriali di Poesia)'', un gruppo di fogli sparsi dattiloscritti contenenti componimenti vari e una lettera per un totale di 17 facciate circa, un secondo gruppo di dattiloscritti parte di una piccola raccolta organica che alternano testi in lingua friulana con testi in lingua italiana, disegni ad inchiostro e schizzi, un gruppo di fogli manoscritti in prosa e in versi del 1941, un gruppo di fogli manoscritti con titolazione ma privi di datazione comprendenti poesie in friulano e in italiano, e un gruppo di fogli sparsi ancora da esaminare. Assieme a tutto questo, la professoressa Cumini ha donato alla biblioteca civica anche copia della propria tesi di laurea, nonché otto fotografie di e su Pier Paolo Pasolini, e riviste varie uscite in occasione della sua morte.
Si tratta di materiali di assoluto valore culturale in gran parte inediti, che testimoniano la precocità dell’attività poetica di uno tra i più illustri intellettuali del Novecento, e attestano la grande sensibilità di Pasolini verso la lingua friulana.
Il materiale donato sarà custodito e debitamente conservato, catalogato, digitalizzato e messo a disposizione di studiosi e studenti per ricerche e tesi di laurea, indicando l’origine dei testi utilizzati e la fonte. In tempi brevi infatti si procederà all’inventariazione e alla successiva catalogazione e digitalizzazione del materiale documentario, che sarà valorizzato favorendo lo studio del fondo da parte di ricercatori e studiosi, promuovendo la stesura di saggi e tesi di laurea.