Disoccupazione ancora al top

L'ennesimo segnale di allarme per l'economia del paese arriva dall'Ocse, l'organizzazione parigina, infatti, ha stimato che gli attuali livelli record di disoccupazione si manterranno stabili anche per il prossimo anno e che gli effetti delle riforme in atto inizieranno a manifestare i loro positivi effetti a livello occupazionale solo dal primo trimestre del 2016. Con buona pace delle previsioni dell'esecutivo che risultano decisamente più ottimistiche e stimano una decisa ripresa della produzione già nel primo semestre del 2015 con positive ricadute occupazionali dal semestre successivo.

Molto meno ottimisti le associazioni di categoria, il Centro studi di Confindustria, in particolare, indica una economia ancora stagnante per gran parte del prossimo anno con livelli occupazionali destinati a segnare nuovi record. Unica piccola nota positiva: un lieve calo della disoccupazione giovanile, ormai da diversi anni a livelli drammatici.

Pessimistiche anche le previsioni di Confcommercio e Confartigianato: economia in crisi ancora per il prossimo biennio, sostenuta solo dall'export, con un ulteriore diminuzione della domanda interna.