DISASTRI NATURALI ALL’ESTERO: RAFFORZATA LA COLLABORAZIONE TRA COOPERAZIONE, UNITÀ DI CRISI E PROTEZIONE CIVILE

Il terremoto nell'Egeo orientale ha rimesso in evidenza il problema dei disastri naturali all'estero che possono coinvolgere cittadini italiani all'estero per lavoro o turismo. Per questo quanto deciso nei giorni scorsi appare scelta opportuna. Infatti la collaborazione tra la Cooperazione Italiana, l'Unita di Crisi del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Dipartimento della Protezione Civile è stata al centro di due intese che il Segretario Generale Elisabetta Belloni ha firmato ieri alla Farnesina.
“I due accordi creano i presupposti per un ulteriore salto di qualità nel rapporto già ben collaudato tra la Farnesina e la Protezione Civile, da tempo impegnate a favorire la risposta più efficace dell’Italia alle emergenze provocate da disastri naturali e l’assistenza ai connazionali coinvolti in situazioni di emergenza all’estero, e consentono ora di mettere a sistema anche le risorse della neo-istituita Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo” ha commentato l’Ambasciatore Belloni.
Il primo accordo – firmato con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e con la Direttrice dell’AICS, Laura Frigenti - prevede l’attivazione, in caso di gravi catastrofi naturali all’estero, di una cellula di crisi congiunta per avviare immediatamente le attività sul terreno, sincronizzare le operazioni e coordinare la comunicazione istituzionale. È anche prevista la creazione di un gruppo di lavoro con le altre istituzioni e organizzazioni della società civile italiana impegnate nelle attività di soccorso umanitario.
La cooperazione tra l’Unità di Crisi della Farnesina e il Dipartimento della Protezione Civile è al centro della seconda intesa. Essa si propone di promuovere la collaborazione nella prevenzione e valutazione dei rischi in Paesi terzi e un meccanismo per la gestione e la trasmissione di informazioni alle Ambasciate straniere in Italia in caso di emergenze che coinvolgano loro cittadini sul territorio nazionale.
“Le ultime esperienze, come l’intervento in occasione del sisma in Nepal del 2015, hanno dimostrato che la professionalità e la capacità tecnico-scientifica delle due strutture rappresentano uno strumento molto efficace di tutela dei cittadini italiani all’estero” ha concluso l’Ambasciatore Belloni.