DIFESA E SICUREZZA EUROPEA: IL MINISTRO PINOTTI A PARIGI CON I COLLEGHI FRANCESE E TEDESCO

Rilanciare la “dimensione comune di difesa e sicurezza” quale elemento per garantire un livello più alto di sicurezza a fronte delle nuove sfide. Questa la strada da seguire quale risposta alla complessità della situazione attuale, che vede profondamente mutato lo scenario di sicurezza e difesa europea, considerati anche gli esiti del referendum sulla Brexit e gli attacchi terroristici che hanno colpito i cittadini dell’Unione europea.
È quanto ha affermato il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel corso del summit con il Ministri della Difesa francese, Jean Yves le Drian, e tedesco, Ursula Vor der Leyen, ieri a Parigi.
Riguardo al progetto di una difesa comune, secondo il Ministro Pinotti la strategia da seguire prevede due piani di intervento. Il primo, più ambizioso perché necessita di una forte e coesa spinta politica, è concentrato su una vera difesa comune attraverso la realizzazione di una “unione per la difesa europea”. Il secondo prevede invece di agire all’interno dei trattati esistenti.
Possibili, sin da subito, concrete iniziative per lo sviluppo di capacità per la sicurezza e la difesa, sia nell’ambito della dimensione operativa sia in quella industriale. Ad esempio, realizzando in tempi rapidi una strategia per la Difesa Europea, quale naturale prosecuzione della “European Global Strategy on Foreign and Security Policy” recentemente approvata; dando concreta applicazione alle opportunità fornite dal Trattato di Lisbona agli articoli inerenti le missioni affidate dal Consiglio a un gruppo di Stati membri e la cooperazione strutturata permanente; sostenendo le attività in corso per lo sviluppo delloEuropean Defense Action Plan (EDAP).
Durante la trilaterale il Ministro Pinotti si è soffermata sul migration compact, il grande piano europeo che l’Italia propone per affrontare l’emergenza migranti che si muove su più direttrici: pensare ad unpiano di investimenti dell’Unione europea nei paesi d’origine, concretizzare un piano di gestione dell’accoglienza che coinvolga non solo i Paesi di approdo ma tutti gli stati europei e, infine, rimpatriare chi non ha i requisiti per restare.
A Parigi, la titolare del Dicastero ha preso parte anche alla tavola rotonda intitolata “Dialogo strategico sul Mediterraneo” organizzata in occasione della 14^ edizione dell’Università estiva. Il suo intervento era incentrato sull’"impegno dell'Italia nella lotta contro il terrorismo e nella gestione della crisi dei rifugiati".
All’École polytechnique si sono confrontati sul tema del Mediterraneo, oltre al Ministro Pinotti, i Ministri della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, tunisino, Farhat Horchani, i rappresentanti dell’UE, Ambasciatore Alain Le Roy, e del Ministro della Difesa egiziano, ed il Vice Comandante Allied Joint Force Command, Generale Alain J. Parent.
Pinotti ha infine incontrato, per un colloquio bilaterale, il Ministro Le Drian. Colloquio incentrato sull’attività dellaCoalizione anti Daesh, su Mediterraneo e missione Eunavfor Med, coordinamento Nato-Ue e la Libia (per la quale l’Italia è attualmente impegnata nella formazione della guardia costiera e della marina libica).