Definitive le nuove norme di contrasto al terrorismo internazionale

Via libera alla legge anti-terrorismo. In sostanza con il voto di fiducia del Senato è stato approvato definitivamente il disegno di legge di conversione del decreto legge, licenziato dal Consiglio dei ministri il 18 febbraio scorso e approvato dalla Camera in prima lettura il 31 marzo, che contiene, si legge nel titolo della norma, "misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione". Diciamo subito che si prevedono pene pesanti per i "foreign fighters" e per la sicurezza dell'Expo 2015 l'utilizzo dell'esercito per il controllo della manifestazione. Ma vediamo nel dettaglio partendo proprio dall'Expo 2015, con il provvedimento è come detto, previsto l'impiego del personale delle forze armate nelle attività di controllo del territorio, di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, di prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e ambientale nella regione Campania ma anche in Lombardia in relazione alle straordinarie esigenze di sicurezza connesse alla realizzazione dell'esposizione universale. Anticipata, inoltre, l'assunzione di 150 allievi carabinieri da trarre dai vincitori del concorso bandito nel 2010. Autorizzata poi, fino al 30 settembre 2015, la spesa di circa 40,5 milioni per il potenziamento del dispositivo aeronavale di sorveglianza e sicurezza nel Mediterraneo centrale. Fra le novità anche la possibilità di applicare la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza ai potenziali "foreign fighters"; l'introduzione di una nuova figura di reato destinata a punire chi organizza, finanzia e propaganda viaggi per commettere condotte terroristiche; la proroga della "Operazione strade sicure" con un nutrito contingente di militari che saranno a disposizione con l'inizio di Expo per presidiare gli obiettivi sensibili; l'attribuzione al procuratore nazionale antimafia di funzioni di coordinamento, su scala nazionale, delle indagini relative a procedimenti penali e a quelli di prevenzione in materia di terrorismo. Insomma una norma complessa ed articolata dalle mille facce che nei ventuno articoli vedrebbe il rafforzamento della strategia di contrasto al terrorismo internazionale. Tra le modifiche più importanti al testo durante l'esame in Commissione alla Camera va ricordato lo stralcio della norma (intervento sollecitato dallo stesso premier Matteo Renzi) che autorizzava la polizia a entrare all'interno dei computer da remoto per intercettare le comunicazioni via web dei sospettati di terrorismo. La norma era stata presentata proprio dal Governo e probabilmente ora sarà inserita nel ddl sulle intercettazioni dopo accurata verifica delle problematiche che comporta. La nuova legge interviene anche sulle disposizioni del codice penale relative ai delitti di terrorismo, anche internazionale, per punire con la reclusione da 5 a 8 anni i foreign fighters, ovvero coloro che si arruolano per il compimento di atti di violenza, con finalità di terrorismo. L'entità della pena consente l'applicazione della custodia cautelare in carcere; con la reclusione da 5 a 8 anni chiunque organizzi, finanzi o propagandi viaggi finalizzati al compimento di condotte con finalità di terrorismo; con la reclusione da 5 a 10 anni colui che dopo aver autonomamente acquisito le istruzioni relative alle tecniche sull'uso di armi da fuoco o di esplosivi nonchè alla commissione di atti di violenza con finalità terroristiche, pone in essere comportamenti finalizzati in maniera univoca alla commissione di tali atti. La disposizione, inoltre, aggrava la pena prevista per il delitto di addestramento ad attività con finalità di terrorismo, quando le condotte siano commesse attraverso strumenti telematici o informatici. Vengono introdotte misure per il contrasto alle attività di proselitismo attraverso reclutamento su internet dei "foreign fighters". Quando i reati di terrorismo, l'istigazione e l'apologia del terrorismo sono commessi tramite strumenti informatici e telematici, sono anzitutto previste aggravanti di pena. Si stabilisce poi che la polizia postale e delle comunicazioni debba costantemente tenere aggiornata una black-list dei siti internet che vengano utilizzati per la commissione di reati di terrorismo, anche al fine di favorire lo svolgimento delle indagini della polizia giudiziaria, effettuate anche sotto copertura. Con il provvedimento s'inseriscono nel codice penale due nuove contravvenzioni, relative alla detenzione abusiva di precursori di esplosivi e alla mancata segnalazione all'autorità di furti o sparizioni degli stessi. Si tratta di sostanze o miscele che potrebbero essere impropriamente utilizzate per la fabbricazione illecita di esplosi in genere in libera vendita come molti fertilizzanti chimici, diluenti e additivi. Un scelta certamente opportuna ma che creerà non pochi problemi di attuazione. L'articolo 4 della legge interviene sul codice antimafia per introdurre modifiche alla disciplina delle misure di prevenzione e in materia di espulsione dallo Stato. Nel codice viene integrato il catalogo dei destinatari delle misure di prevenzione personali applicate dall'autorità giudiziaria con coloro che, compiono atti preparatori alla partecipazione ad un conflitto all'estero a sostegno di organizzazioni terroristiche; viene introdotto un provvedimento d'urgenza del questore che, già in sede di proposta di misure di prevenzione personali, potrà disporre nei confronti del proposto il ritiro temporaneo del passaporto e la sospensione della validità ai fini dell'espatrio di ogni altro documento di identità; viene esteso ad una serie di delitti in materia di terrorismo il catalogo dei delitti la cui commissione nel corso dell'applicazione di misure di prevenzione definitive (nonché sino a tre anni dopo la loro cessazione) comporta l'aggravante consistente nell'aumento da un terzo alla metà della pena: è previsto un nuovo delitto - relativo alla violazione delle misure imposte con i provvedimenti d'urgenza del questore; in relazione agli stessi delitti è prevista l'ipotesi facoltativa di arresto in flagranza. L'articolo 6 estende la possibilità di rilasciare a stranieri permessi di soggiorno a fini investigativi anche nel corso di operazioni di polizia, di indagini o di un procedimento relativi a delitti commessi per finalità di criminalità transnazionale e introducendo in via transitoria la possibilità per i servizi di informazione e sicurezza di effettuare colloqui con detenuti per prevenire delitti con finalità terroristica di matrice internazionale. Relativamente al coordinamento nazionale delle indagini nei procedimenti per i delitti di terrorismo, anche internazionale si prevede l'attribuzione al Procuratore nazionale antimafia anche delle funzioni in materia di antiterrorismo. L'articolo 10 in particolare modifica alcuni articoli del codice antimafia con riguardo all'organizzazione della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, in luogo della Direzione nazionale antimafia, alla preposizione dei magistrati che ne fanno parte (il procuratore nazionale e due procuratori aggiunti) e all'applicazione di magistrati anche per procedimenti riguardanti reati con finalità di terrorismo.