Dalla Calabria al Friuli: ecco l’arte di Rosa Spina

Rosa Spina, già Docente della Cattedra di  “discipline pittoriche” presso il Liceo Artistico Statale di Catanzaro, alterna il suo lavoro tra lo Studio d’Arte di Catanzaro e quello di Cividale del Friuli la quale apertura officiale è programmata per  domenica 11 Ottobre dalle ore 14:45 alle 19:00, lo studio dal nome ALCHEMIE PITTORICHE in Via San Giorgio, 21 Cividale del Friuli (Udine) con l’affiancamento del pittore friulano Giancarlo Caneva. Entrambi gli artisti sono organizzatori di eventi culturali, frequenti sono i loro viaggi per mostre e simposi d’arte, anche se lavorano ciascuno con cifre stilistiche differenti, l’interesse per l’arte li accomuna. Giancarlo ha allestito numerose mostre personali e organizzato molteplici rassegne d’arte Internazionali, ha partecipato ad eventi a livello mondiale. L’artista attraverso la sua capacità visionaria crea morfologie surrealiste con una fusione cromatica e incisività di segno. Qui i dettagli:http://www.amaci.org/gdc/undicesima-edizione/alchemie-pittoricheRosa Spina

Dal 1964 è presente in numerose manifestazioni d’arte contemporanea a carattere nazionale e internazionale, ha avuto riconoscimenti e premi, ha allestito personali in varie città italiane e ha esposto anche all’estero, la sua creatività è conosciuta oltre che in tutta Italia, anche in Finlandia, Germania, Stati Uniti, Brasile, Francia.Pioniera in Italia nella genesi della Fiber Art, forma espressiva artistica contemporanea, che sottrae al filo il suo significato strumentale e la stereotipata condizione di elemento femminile, per donargli maggiore autonomia. L’arte di Rosa Spina ha riflessi nelle prime sperimentazioni di quel filone di artisti statunitensi che alla fine degli anni sessanta, indicò la via di una nuova estetica basata sulle possibilità espressive e poetiche del medium tessile e di usarlo in modo alternativo alla consueta produzione. Innovatrice sempre, oggi come al tempo del suo debutto, nel mondo delle esposizioni, Rosa Spina per la sua  creatività utilizza l’icona della tradizione e la racconta attraverso un linguaggio contemporaneo. Nelle sue opere emerge il défilage, prodotto del telaio metamorfizzato, operando lacerazioni e sfilacciamenti al frammento di arcane rievocazioni. Cascate di fili reinterpretate e trasformate esprimono una nuova forza creativa, producono contatti impensabili e allargano nuovi orizzonti mentali e visivi, dove il segno tessile si fonde con il segno pittorico in un unicum di grande suggestione. Alla fine degli anni settanta il rapporto di stima ed amicizia  con il noto artista  Mimmo Rotella è fondamentale per costruire un percorso autonomo e innovativo. A Milano conosce  Pierre Restany che apprezza il suo lavoro e la stimola a proseguire nella sperimentazione. La straordinaria capacità di progettare, attraverso il telaio, trasformando successivamente il filo in arte ha reso il lavoro della Spina elaborato, colto sofisticato, aperto alle più attuali istanze dei linguaggi artistici contemporanei, ha permesso all’artista di evolvere seguendo il proprio istinto creativo lungo diversi percorsi semantici, contando su una sicurezza del fare di eccezionale classe.

Recentemente:

- Con la Critica e Storica dell’Arte Giulia Sillato ha esposto in antiche dimore   “METAFORMISMO”,  nuova visione storico-artistica.

- Con i critici d’arte Virgilio Patarini e Paolo Levi  ha esposto in diverse Gallerie di Milano, Venezia, Ferrara, Piacenza, Carrara e Parigi.

- Ha partecipato alla 55° Esposizione Internazionale BIENNALE di VENEZIA,  2013 con il progetto “ Over Play”, approvato da Massimiliano Gioni .

- Invitata al  Premio Sulmona 2013 a cura di Vittorio Sgarbi..

- Invitata per la personale la Galleria Hilliver  Art Space di Washington,   febbraio 2014                                                                                                                                                                - Invitata a partecipare a EXPO MILAN0 2015 con quattro  opere “Grano e Melograno simboli di vita” a cura di Moreno Panozzo e Italiartis presso la FABBRICA Pensante di Milano, e gli spazi dedicati all’Expo.

- Al Museo di Taverna è in corso la mostra con il patrocinio di EXPO MILAN0 2015 “La natura all’origine dell’arte: l’arte cibo per la mente” dal 1 Maggio al 31 0ttobre 2015 a cura del direttore del Museo Giuseppe Valentino.

- A cura di Mimmo Legato, invitata alla Rassegna InterCONNESSIONI  presso il Museo del Presente di Rende Cosenza 9/30 settembre 2015 e con la Rassegna “Nonostante l’informe” presso il Maca Museo di Acri 18/24 aprile 2015

- Si è conclusa la sua ottava personale “SIA LUCE” presso il Museo della Natura del Centro visita Monaco Taverna (Parco Nazionale della Sila) a cura di Bruno Bevacqua, iscritta nel progetto InterMUNDIA CULTURATTIVA di Cosmus 3.

- Ha esposto a diversi Expo internazionali d’arte, Bergamo, Parma, Milano, Bari, Cremona, Pordenone, Grado, Genova e altri ancora.

FrammentoLa sua produzione d’arte e ceramica

Artista poliedrica, espande la sua ricerca anche nel mondo della ceramica, reinterpretando la tradizione per rivisitare modelli primitivi e arcaici in chiave contemporanea. Sarà per la Spina una nuova ricerca estetica, realizzata a tu per tu con la necessità e la libertà di modellare la terra viva. L'importanza dell'evocare la semplicità nella lavorazione della ceramica, si rifà all'antica tecnica giapponese del Raku, che l'artista apprende e fa propria, trasmettendola all'occhio dell'osservatore tramite le opere che realizza. Da anni partecipa ad importante esposizione d’arte ceramica con il circolo degli artisti di Albissola (Testata giornalistica, carte da gioco, domino) presso il Palazzo Ducale di Genova. Importante la sua partecipazione alle rassegne itinerante  a cura di Vittorio Amedeo Sacco “Sculture della terra” da Torino ad Argillà Faenza e ancora a cura sempre di Sacco invitata a partecipare a “Il Salto dell’Acciuga” e “Sotto il segno dei pesci” eventi 2015. La sua opera “il vaso di Pandora” è pubblicata nella rivista “Ceramica antica e moderna” con la presentazione di Laura Dominici. Ha iniziato, inoltre, un percorso culturale mirato all'organizzazione di Simposi e Rassegne d'Arte a livello nazionale e internazionale. Hanno scritto di lei importanti personalità.

Parlando di sè: Rosa Spina

Le mie creazioni Nelle mie creazioni convivono lo studio e le esperienze di molti anni della mia vita, esse rappresentano l’ideale interpretativo tecnico che ho sviluppato, modificato e perfezionato, un lavoro di indagine sulla materia  e sulla memoria intesa come ricordo,  vocazione,   interpretazione estetica di un passato ancestrale.
La mia ricerca Una ricerca intesa come superamento dei confini imposti dell’uomo, un confronto con l’icona della tradizione raccontata attraverso un linguaggio contemporaneo. Attraverso l'uso di uno strumento ancestrale, come l'antico telaio di legno, rielaboro quelle che sono esperienze del passato sul piano della ricerca e della produzione artistica e  trasformo l’intreccio tessile in un oggetto-strumento proiettato verso il futuro. Sono stata una sperimentatrice in Italia di questo percorso tant'è che recentemente mi è stato attribuito dalla critica il termine di pioniera in Italia della Fiber Art. Una corrente artistica orientata all’uso di materiali flessibili, naturali o artificiali,come medium creativo privilegiato. I materiali ed il repertorio decorativo che utilizzo esprimono il tema di questa ricerca tra passato e presente, privilegio il rapporto con l’ambiente e l’uso di materiali tessili, cotone, il lino, la seta grezza, la ginestra, l’agave e altre fibre naturali, utilizzati nella cultura contadina.
Percorso stilisticoIl percorso stilistico ed estetico nelle mie opere ricerca l’equilibrio armonico di un ritmo serrato fatto di trame, spazio, colore. Sulla superficie bianca della tela creo i miei mondi e i cosmi personali, percorsi da strisce luminose di colore, compongo immagini con frammenti di tessuto fili spezzati e attraverso l’uso del colore determino forme ad astrazione della realtà.ROSA SPINA -Alba mediterranea  cm 80x80 - tecnica mista e défilage su tela

Astrazione e simbolo come linguaggio che crea bellezza In fondo l’arte è soprattutto questo, ricerca di espressione e di armonia. Reinvesto il décollage attraverso l’unione di colore e materia, creando i défilages, opere condotte per segni e forme, dove tessuto e non tessuto si alternano in visioni libere e musicali, in continuo dialogo con lo spazio. La tessitura, la fibra e il filo perdono il loro valore strumentale ed assumono una autonomia operativa per divenire vero e proprio atto creativo; la materia diviene memoria, retaggio culturale di un passato ancestrale, “ Tessere , cantare, sognare per rilevare il segreto delle impenetrabili e casuali connessioni che stanno all’origine del Divenire e dell’Essere. Gesto artistico che diventa metafora, coglie l’attimo, e la sola porzione di tempo che da sola scandisce la differenza”.

La scelta e la ricerca della cifra stilistica Mi lascio alle spalle le accademiche ricerche formali  e mi avvio all’affascinante ricerca estetica che mi conduce in una dimensione intermedia tra il ricordo di un delicato mondo arcaico legato alle nostre radice e all’evidenza della contemporaneità. Agli inizi della carriera artistica l’ispirazione si è avvalsa sulla libertà del gesto e dell’accostamento dei colori; anche i soggetti figurativi, rappresentati con i criteri delle regole accademici, venivano smaterializzati con graffi e macchie libere  senza predeterminazione, trasmettendo una forza espressiva da cui trapela una ricerca interiore; i sentimenti più intimi e i tormenti spirituali nella complessità e nelle contraddizioni dell’individuo moderno, per arrivare ad un risultato armonioso ma che dia anche  significato allo spazio.
Nelle opere…Nelle opere riemerge il flusso dei ricordi più sepolti tra nostalgie, emozioni, sogni e felicità, sempre attive nelle soffitte della memoria. L’universalità del messaggio e la trasversalità del suo linguaggio artistico contengono il percorso di donna, di figlia, di moglie e di madre che da vigore alle  opere, con la capacità di comunicare con immagine, attraverso i tagli, gli sfilacciamenti, gli strappi, le ferite materiche e cromatiche che rivivano per superare le incomprensioni per tentare la guarigione terapeutica attraverso l’arte e il suo potenziale liberatorio. A distanza di tempo ho maturato un linguaggio dove traspare una sintesi tra la  memoria e la contemporaneità  tra la tessitura e la pittura; ho ideato l’espressione pittorica più idonea a esprimere ciò che stavo elaborando dentro di me, vagando nel passato e nel presente, sono approdata ad una maturità artistica conforme alla mia indole, arricchita di mediterraneità, ricollegando l’arte contemporanea a valori antichi impregnati di tradizione.  Il processo alchemico - creativo, storico -culturale, tramuta il passato in presente, la tradizione in modernità, i miei lavori corrispondono ad una maturità e ad una crescita interiore, guardo dentro per cogliere le emozioni e i sentimenti più profondi,  sono processi creativi  che talvolta  mostrano le proprie paure, le proprie angosce ma anche le proprie speranze e la propria fede.
Incontri Uno dei momenti fondamentali nella mia storia artistica, è stato il rapporto di stima e amicizia con il noto artista Mimmo Rotella che mi ha permesso di evolvere  la sintesi della mia ricerca espressiva. Poi l’incontro a Milano con il critico  Pierre Restany, un incontro determinante che mi ha dato l’input a continuare, nella ricerca  poetico - formale.
L’arte tessile nelle opere Per accrescere le competenze operative nelle mie creazioni e sperimentazione artistiche ho dedicato molti anni della mia vita per indagare sulle potenzialità espressive di diversi materiali, esse rappresentano  man mano il filo conduttore della mia crescita artistica e la libera espressione della mia creatività, senza condizione e senza limiti. Ho approfondito le tecniche della tradizione tessile Greca, Bizantina e Araba, a cui si collegano la tessitura e la secolare arte serica calabrese. Lavorando con fibre naturali ho creato un’intesa estrema con il telaio che mi ha permesso di rienterpretare le creazioni tessili, trasformandole in una forma d’arte contemporanea sono nati i DE’FILAGE: tramature tessute al telaio ancestrale e metamorfizzati in un linguaggio contemporaneo, poi de-tessute che adagio sulla tela di fondo, dove il segno pittorico si fonde con la materia tessile. Amo la materia e sperimento ogni sua  possibilità e ricerco l’assoluto che sta in me.
Come imposta il suo lavoro creativo nelle opera Attraverso la costruzione di trama e ordito esprimo in modo simbolico la realtà metafisica che sottende il quotidiano. Elaboro il dèfilage, una serie infiniti di varianti, diversi per colori e per motivi decorativi che si rifanno all’arte della tradizione tessile e poi scelgo quale adagiare sulla tela di fondo abbinando la tecnica,  la forma, i materiali e le tonalità pittoriche. Quando creo un lavoro ho la piena consapevolezza dall’inizio alla fine, riesco a equilibrare la materia e accostare i colori. Mentalmente preparo un filo conduttore, una linea da seguire per l’ opera che voglio sviluppare. Mentre elaboro una creazione si fonde l’istinto razionale e una parte di irrazionalità, inizialmente rispetto le regole della pittura, della buona e corretta composizione: equilibrio, cromatismo, spazialità… non sconfino nell’assurdo o nell’incompatibile, man mano esce fuori l’imprevedibile, la libertà del gesto pittorico.
Ultime Ricerche Dopo le soft sculptures le mie ultime ricerche sono le “Strutture Specchianti”  il mio dèfilage viene avviluppato tra un base a specchio e una rete di metallo acciaioso, con grande effetto di assorbimento e riflessi di luce.
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