Crowfunding: il finanziamento in rete cresce anche in Italia

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Con questo testo si presenta l'iniziativa di Crowfunding promossa da Tim, una delle tante sorte anche in Italia per sostenere progetti innovativi rendendo concrete idee di talento in ambito digitale, attraverso il supporto della community.

Il crowfunding (letteralmente "finanziamento da una moltitudine o folla") è la pratica di una contribuzione collettiva che permette attraverso una "moltitudine" di microdonazioni di finanziare un particolare progetto, considerato dalla comunità come meritevole. Viene utilizzato, per esempio, per finanziare progetti sociali o culturali, film o iniziative di solidarietà vera e propria (come nel caso di terremoti o altri disastri naturali). Nel nostro paese questa forma di finanziamento esiste da non più di una decina di anni, ma il suo giro di affari è in costante crescita: nell'anno in corso, per esempio, è cresciuto dell'86% rispetto al 2014 a quota 56,8 milioni di euro.

Esistono diverse varianti di finanziamento: il 45% delle 69 piattaforme attive si basa su ricompense, il 19% su donazioni, un altro 19% è rappresentato da piattaforme equity e il 4% si fonda sul debito. Il 13% del totale è rappresentato da piattaforme ibride; all’interno di queste, il modello più diffuso è quello delle ricompense+donazioni (12%).

Pur essendo un fenomeno relativamente giovane e in notevole espansione, il crowfunding ha ancora ampi margini di crescita. Infatti, gran parte delle piattaforme di crowfunding dichiara di utilizzare in gran parte i riasparmi personali per lanciare il servizio, sono ancora poche quelle che utilizzano forme di investimento più strutturate.

Ovviamente all'estero sono decisamente più avanti di noi: solo la piattaforma Kickstarter, per esempio, ha realizzato 2 miliardi di dollari di investimento. In questo caso, per recuperare il tempo perso basta guardare cosa fanno o cosa è già stato fatto altrove. Per chi volesse approfondire l'argomento: www.crowdfundingreport.it