Crack Banca Popolare di Vicenza, chiesto il rinvio a giudizio per Zonin, i manager e la stessa banca

Era una decisione attesa ed è arrivata. La Procura della Repubblica di Vicenza ha chiesto oggi il rinvio a giudizio per l'ex presidente Gianni Zonin e per altri sei ex dirigenti della Banca Popolare di Vicenza, al termine della complessa inchiesta . Il rinvio a giudizio è stato chiesto anche per sei ex manager. Oltre a Zonin la Procura vicentina ha chiesto di processare l'ex ad e dg dell'istituto, Samuele Sorato, l'ex consigliere, Giuseppe Zigliotto, l'ex vice Dg responsabile della divisione mercati, Emanuele Giustini, l'ex vice Dg dell'area finanza, Andrea Piazzetta, l'ex vice Dg della divisione crediti, Paolo Marin, e il dirigente proposto alla redazione dei documenti contabili, Massimiliano Pellegrini. Zonin e i sei ex dirigenti della banca sono indagati per ostacolo all'attività di vigilanza, aggiotaggio e falso in prospetto. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche la Banca Popolare di Vicenza oggi in liquidazione coatta amministrativa in virtù della legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti. La banca in liquidazione è chiamata in causa per ostacolo all'attività di vigilanza e aggiotaggio in relazione alla pubblicazione dei bilanci di esercizio 2012, 2013 e 2014. Sono inoltre contestati sette episodi di ostacolo all'autorità di vigilanza tra l'ottobre del 2012 e la primavera del 2015. Per quanto riguarda, infine, il reato di falso in prospetto, questo fa riferimento alle comunicazioni della banca del 10 giugno 2013 e del 9 maggio 2014 su operazioni di aumento di capitale. Nella nota della Procura, inoltre, si precisa che «seguirà in un lasso di tempo contenuto la conclusione delle indagini preliminari in relazione a capo di incolpazione residuali, auspicabilmente in tempo utile per riunirne la trattazione in udienza».
La procura di Vicenza punta a un processo unico per questo filone di indagine e quello ancora aperto. Nel luglio scorso, in occasione della chiusura delle indagini preliminari del fascicolo arrivato alla richiesta di rinvio a giudizio, la procura di Vicenza aveva inoltre specificato che «le ipotesi di bancarotta connesse con la liquidazione coatta amministrativa della banca appartengono a una futura analisi di consistenza del reato e, dunque, a eventuali separate iniziative».