Cooperatori sociali: Lettera congiunta al Governo di sindacati e Cooperative

Servizi sospesi con ammortizzatori sociali insufficienti; altri servizi a rischio di sospensione per mancanza di DPI, crollo del fatturato e matematica impossibilità di distribuire reddito ai lavoratori per il mese di marzo; rischio di collasso del settore, parte fondamentale del Welfare italiano.

Quelli garantiti dalla cooperazione sociale sono servizi che hanno una finalità di interesse generale
che tutelano 6 milioni di famiglie. Il tracollo di tali servizi ha evidenti ricadute occupazionali, al momento stimate in 200mila lavoratori, certamente come in altri settori. Ma si tratta intanto di numeri rilevanti, centinaia di migliaia di persone, strettamente connessi ai divieti e alle restrizioni prodotti dai decreti e diffusi in tutta Italia.
Ma quel che è più grave è che le attività di interesse generale garantite dalla cooperazione sociale
hanno dirette ricadute su persone e famiglie che si vedono negare la possibilità della presa in carico di
anziani e disabili a causa della chiusura dei centri diurni, o l’interruzione dell’assistenza e cura
domiciliare, oltre che le interruzioni dei servizi educativi.

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