Confcooperative Fvg: preoccupazione per l’impatto delle nuove regole su fatturazione alla PA

Aggravano l’esposizione finanziaria delle imprese, dice Galluà

seminario coop PALe nuove regole della scissione dei pagamenti delle fatture alla pubblica amministrazione (“split payment”) e dell’ampliamento del cosiddetto “reverse charge” ai servizi di pulizia ed edili sugli edifici, sono state al centro dell’incontro promosso da Confcooperative Fvg presso la Sala convegni di CrediFriuli, a Udine. L’iniziativa ha permesso di chiarire il campo di applicazione della nuova normativa che conserva diverse zone d’ombra sulle quali si attendono ancora chiarimenti da parte del ministero. Con i meccanismi introdotti dalle novità normative, infatti, l’Iva non verrà più introitata dalle imprese che erogano servizi, mentre le stesse aziende dovranno continuare a pagare l’Iva verso i propri fornitori: «Si tratta di un problema molto grave per le cooperative che erogano servizi, in particolare alla pubblica amministrazione, in quanto i due meccanismi comportano nei fatti un aggravio dell’esposizione finanziaria delle imprese», spiega il segretario generale di Confcooperative Fvg, Nicola Galluà. L’organizzazione cooperativistica esprime inoltre la propria preoccupazione anche per le complesse procedure amministrative che consentono alle cooperative di vedersi rimborsati i crediti maturati sull’Iva e per i tempi lunghi dei rimborsi, i quali potrebbero anche superare i 7-8 mesi. Preoccupazione espressa da Confcooperative Fvg pure per l’impatto delle nuove misure sulle aree confinarie, in quanto il “reverse charge” potrebbe incentivare il ricorso a fornitori d’oltre confine.