Come sono davvero i vip quando sono a tavola

Vuoi sapere come sono davvero i Vip? Se hai la ventura di essere con loro a tavola, lo scopri facilmente: curiosità, carattere, ricordi. Comincio con Carlo Marrale che, dopo un pomeriggio piovoso ad Anacapri, dove con la chitarra ha cantato i suoi brani più famosi (in primis “Vacanze romane”), scritti quando faceva parte dei “Matia Bazar”, mi ha rivelato dove e come nacque la canzone italiana più famosa al mondo. Credevo che la culla fosse Posillipo. No, la scrissero due marinai napoletani nostalgici che lavoravano a Odessa e su quel mare poco azzurro rimpiansero “O sole mio”.
Accanto a lui Iskra Menarini, solista di Lucio Dalla, che mi ha fatto una lezione sul suo nome, quello del giornale fondato da Lenin, il rivoluzionario russo adorato dal padre.
Vittorio Sgarbi è il contrario di quanto si crede. Addirittura ossequioso con mio marito che l’aveva assunto come critico d’arte al “Gazzettino”. Buongustaio, adorava il piatto “polenta concia”: pesce col sughetto e appunto la polenta. Se ne fece portare due porzioni.
L’attore Sebastiano Somma, che aveva vissuto per anni a Udine, adorava invece il frico. Se ne è fatto spedire a Roma una gran quantità. Mal, ex dei “Primitives” che è sposato e vive a Pordenone con frequenti puntate a Tarvisio, maledice la canzone del suo grande successo, “Furia cavallo del West”. “Mi ha condizionato tutta la carriera”.
Se Marino Bartoletti fa sfoggio di competenza calcistica e musicale, Mughini ti riempie la testa con le ‘laudi’ alla Juventus. Idem Idris che ricorda senza rimpianti la lunga serie in tv con Fabio Fazio. Poco loquaci invece Cristiano Malgioglio, Alessandro Cecchi Paone e Gianfranco Reberberi, per anni ‘mammasantissima’ del Festival di Sanremo.
Più simpatico il nipote dello zio: alludo ad Andrea Vianello, ora direttore di Rai 3, che si è messo a cantare tutte le canzoni di Bruno Lauzi e al famoso Edoardo, che si è limitato a farci rivivere i suoi trionfi dell’estate come “Abbronzatissima”.
Nel mondo del calcio, molti dei quali ospiti a casa mia, ricordo le molte serate passate con l’amico Claudio Gentile, poi con gli ex udinesi Zaccheroni, Bierhoff, Bertotto, Marcio Amoroso e Paolino Poggi. Tutti di una semplicità avvolgente.
Il calcio per introdurre i Vip della politica. Debora Serracchiani che non sa come rispondere a chi le chiede, tifosa com’è di Roma e Udinese, per chi tifa quando i giallorossi affrontano i bianconeri. Non domandatelo a Berlusconi, Fini, che è lì, dice che è scontata la risposta: Milan per sempre.
Ero a tavola accanto a lui, deluso per un comizio senza tanti ‘aficionados’. Prima di entrare al ristorante, l’incontro con una ragazzina che stava telefonando col cellulare. “Chi chiami?” “La mamma, e le dico che l’ho incontrata”. “Passami il telefono” le disse e quasi fece svenire la signora quando riconobbe la voce di Berlusconi.
A tavola un’inflazione di barzellette, alcune delle quali non erano proprio il massimo. Non era poi da Vip il suo modo di mangiare: infatti fece la “scarpetta” raccogliendo col pane il sugo del pesce.
Luciana Marina Bernes
LM,Bernes@Alice.it