Colpito con un missile dall’Isis un mercantile egiziano al largo di Gaza. Ora sono a rischio anche i trasporti marittimi

Gli 007 occidentali da tempo hanno segnalato il pericolo terrorismo lungo le rotte marittime, secondo le informative di servizi, nuclei jihadisti potrebbero prendere di mira mercantili o anche navi da crociera utilizzando barchini kamikaze o missili anticarro modificati. Ma in realtà l'arsenale in mano alle milizie islamiste è molto vario. Oggi è successo i terroristi dell’Isis hanno infatti colpito una nave egiziana davanti a Gaza, sulla costa mediterranea del Sinai. Un’azione spettacolare documentata dagli stessi terroristi che si sono premurati di far avere la sequenza fotografica dell'attacco ai media.

nave1a Una azione militare condotta con il lancio di un razzo, probabilmente un «sistema» anti tank che posto sulla spiaggia è stato in grado di colpire la nave che navigava a ridosso della costa. A causa dell’esplosione a bordo dell’unità è scoppiato un incendio che è durato diverse ore. Le autorità egiziane non hanno precisato l’entità dei danni che a giudicare dalle immagini dovrebbero essere ingenti mentre non si hanno dati certi sulle eventuali e probabili vittime.
Come già detto il movimento jihadista ha diffuso un comunicato con la foto-sequenza dell’agguato. Per gli esperti si tratta di un salto di qualità nelle operazioni degli estremisti che agiscono nella penisola del Sinai. In realtà, già in passato, i militanti hanno preso di mira il traffico marittimo nel canale di Suez ed hanno cercato di colpire anche unità della Marina locale ma con scarsi risultati in quanto non in possesso di armi sofisticate e di gittata sufficiente. Ma da quando sono entrati in possesso di un arsenale più potente, sia in Siria, Iraq e Libia, le cose sono cambiate.

nave2In questo caso l'agguato è stato possibile per il fatto che la nave era vicina alla costa, infatti incrociava entro il raggio d’azione probabilmente di missili Milan (acronimo del francese Missile d´Infanterie Léger Antichar). Si tratta di razzi anticarro per fanteria leggera a medio raggio sviluppato a partire dal 1962 e via via perfezionato tanto da essere ancora in produzione. Si tratta di un progetto di una joint-venture tra la francese Aérospatiale e la tedesca Deutsche Aerospace. Il Milan venne fornito, nel 1973, inizialmente all'esercito francese ma a tutt'oggi è impiegato dalle forze armate di 41 paesi. Con più di 350.000 unità (di almeno tre versioni diverse) prodotte alla data del 2006, e l'ampio numero di paesi utilizzatori, questo missile anticarro è divenuto il sistema d'arma di maggior successo commerciale nella sua categoria per cui è molto facile anche il suo reperimento snel mercato nero delle armi di cui Isis è diventato un cliente affezionato.

nave3 Il Milan è un missile di superficie che viaggia a velocità subsonica con una gittata di 2 km coperta in soli 12,5 secondi e una elevata capacità di penetrazione su corazza d'acciaio, penetrazione che diventa di 2,5 metri su un muro di cemento armato.