Coloni ebrei: clima tossico finalmente Israele condanna

 

Il clima è tossico e selvaggio in Cisgiordania come e anche più dei tempi delle due Intifada. I coloni oltranzisti ebrei attaccano con Molotov e un bambino palestinese di 18 mesi muore bruciato vivo nella sua casa. Al suo funerale la polizia ebraica uccide un ragazzo di 18 anni. Nelle stesse ore un fanatico israelita ortodosso accoltella a Gerusalemme sei partecipanti alla sfilata del Gay Pride che doveva essere un corteo di tolleranza. E' la dimostrazione che l'area più calda del Pianeta è ridiventata torrida.
Un momento drammatico, ma, pur nello scoramento e nell'indignazione del mondo, si registra un segnale positivo. Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu prende il telefono e chiama direttamente il Presidente palestinese Abu Mazen definendo finalmente “terroristi” gli autori dei misfatti. E' la prima volta e ciò apre uno spiraglio per un progresso dei negoziati. Restano comunque i soliti due ostacoli: da parte ebrea l'oltranzismo dei coloni e degli ortodossi (sopratutto i giovani) e in Cisgiordania l'irriducibile odio dei 'duri' di Hamas che mirano alla distruzione dello Stato d'Israele.
Per questo, ormai da anni, la Cisgiordania è un biblico Far West. Da una parte e dall'altra. La generazione dei figli dei coloni, molti addirittura sedicenni, continuano a sognare la 'Grande Israele' e quindi a considerare loro anche le terre abitate dai palestinesi. Li chiamano “i giovani delle colline” o anche “i ragazzi del Lego”. Vivono in trincea, armati di Bibbia e fucili.
Corsi di autodifesa, baracche messe insieme come i mattoncini dei bambini, dura lotta contro le ruspe impiegate dall'esercito e dalla polizia per abbatterle. Per loro sono una patria più che una casa.
E questo rende difficile a Netanyahu districarsi dalle pressioni dei coloni estremisti come invece riuscì 10 anni fa all'allora Premier Ariel Sharon con l'evacuazione di Gaza. Da allora, infatti, gli oltranzisti sono molto meno disposti a cedere centimetri di terra o di potere.
Purtroppo, fino alla dura ed esplicita condanna di questi giorni, il Governo di Gerusalemme si è dimostrato troppo indulgente e gli oltranzisti ne hanno approfittato: scritte razziste sulle case dei palestinesi, chiese e moschee date alle fiamme, raid mortali come quello che è costato la vita al bambino in Cisgiordania.
Infatti finora si sono convinti, di fronte all'inerzia dei soldati ebrei, di poter imporre la legge nei territori occupati e di poter compiere ogni sorta di atrocità senza esser puniti. L'attuale definizione di “terroristi” da parte di Netanyahu può segnare una svolta. Almeno lo speriamo.

Augusto Dell’Angelo
Augusto.dell@alice.it