Bruxelles: cinque i terroristi? Due in fuga, solo tre i kamikaze

La ricostruzione di quanto avvenuto ieri a Bruxelles secondo la polizia belga è ormai chiara, sono stati quattro o cinque i terroristi coinvolti negli attentati, tre sono morti da kamikaze, il quarto - l'uomo con il cappello nella foto diffusa dalla polizia - è ancora in fuga così come un quinto, il famoso artificiere del gruppo Najin Laachroui. Oggi il procuratore federale belga Frederic Van Leuw ha aggiunto altri tasselli alla ricostruzione degli attentati che hanno colpito la capitale belga. Si è saputo che a oggi dei tre kamikaze, solo due sono stati identificati. Si tratta dei fratelli Bakraoui: Ibrahim, che si è fatto esplodere all'aeroporto Zaventem, e Khalid, che invece si è ucciso nella metropolitana a Maelbeek. Né il secondo kamikaze dell'aeroporto, né l'uomo in fuga sono stati in realtà identificati. Khalid, nato a Bruxelles e di nazionalità belga, si è fatto esplodere nel secondo vagone di un convoglio metro che proveniva dalla stazione di Schuman (che serve le sedi della Commissione e del Consiglio europei, nonché di altre grandi istituzioni e media) in direzione della stazione di Arts-Loi. Il fratello Ibrahim, nel suo 'testamento' - contenuto in un computer ritrovato in un cestino - ha scritto di doversi "muovere in fretta, non saper che fare, non sentirsi più sicuro" e di non voler rischiare di "ritrovarsi in una cella vicina alla sua", probabilmente parla di Salah Abdeslam, uno dei responsabili degli attentati di Parigi, almeno questa è la tesi degli inquirenti. I fratelli Bakraoui avevano pesanti precedenti penali, ma non legati al terrorismo ma criminalità comune. Khalid pare avesse affittato sotto falso nome l'appartamento di rue de Dries a Forest, teatro della sparatoria con la polizia della settimana scorsa. Il procuratore federale ha confermato anche l'arresto di una persona ancora sotto interrogatorio ma, diversamente da quanto era stato diffuso da alcuni media e riportato poi sulla stampa internazionale non si trattava di Najin Laachroui, il cosiddetto artificiere degli attentati di Parigi. In sostanza non è lui il terzo uomo in fuga della foto con i carrelli dell'aeroporto. Il covo dei terroristi è stato ritrovato nella zona di Schaerbeek, grazie al tassista che ha portato i tre all'aeroporto di Zaventem. L'uomo era rimasto sorpreso che non gli avessero lasciato toccare le loro valigie. Nell'appartamento perquisito è stato trovato un arsenale per confezionare ordigni esplosivi, soprattutto 15 kg di esplosivo di tipo Tatp, confezionato con prodotti chimici di facile reperibilità, che è lo stesso utilizzato negli attentati di Parigi. Il procuratore ha infine smentito che nelle perquisizioni nell'aeroporto di Zaventem siano state trovate armi da guerra, notizia che era circolata ieri. Nella capitale belga intanto si mantiene lo stato di allerta massimo. All'aeroporto di Charleroi, il secondo scalo della città, c'è stato un falso allarme bomba, con le forze di sicurezza che hanno circondato un'auto sospetta.