Boom di furti in negozi e botteghe, uno ogni 5 minuti

Fra gli effetti collaterali della crisi economica che ormai da 5 anni attanaglia la società italiana c'è anche l'aumento dei furti nei negozi della piccola e grande distribuzione. Un fenomeno comprensibile ma ovviamente inaccettabile. Secondo dati diffusi dall'Ufficio studi della CGIA l'aumnentio diffuso degli episodi ladreschi sarebbe in realtà in aumento da 10 anni. Obiettivo del piccolo taccheggio, non solo i negozi ma anche le botteghe artigiane. Impressionante l'aumento percentuale nel decennio, pari al 165,5 per cento. Nel 2013, spiega Cgia, ultimo anno per cui sono disponibili le statistiche, le denunce hanno superato le 104.000 unità: tra furti e spaccate si sono verificati mediamente 286 reati di questo tipo al giorno; praticamente uno ogni 5 minuti. E non è da escludere che nell’ultimo anno e mezzo la situazione sia peggiorata ulteriormente. L’Ufficio studi della CGIA ha elaborato i dati Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Istat, arrivando al dato matematico impressionante. Se nel 2004 il numero di furti presso le attività commerciali/artigianali è stato di poco superiore alle 39.300 unità, nel 2007 ha toccato il picco massimo di questo ultimo decennio: 107.500. Nel biennio 2008-2009, invece, il numero di denunce ha registrato una leggera caduta, anche se dal 2010 questo reato ha ripreso ad aumentare costantemente, fermandosi, nel 2013, a quota 104.393. Molti negozi per limitarne i danni si sono dotati di sistemi tecnologici antitaccheggio, sistemi costosi che spesso vengono applicati solo ad articoli di più alto prezzo in quanto il costo della banda magnetica da applicare alla confezione è molto più alto del guadagno per quell'articolo, senza contare i costi delle colonnine d'allarme alle casse o dei sistemi di videosorveglianza. Inoltre è ovvio che tali costi gli operatori li addebitano alla clientela, spalmandoli sui costi generali. Questo vuol dire che il danno non è solo per la proprietà o gestione commerciale ma per tutti i consumatori.