Bombe sul corteo pacifista ad Ankara, 95 morti e decine di feriti

feritoCi prova il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a prendere le distanze contro l'attacco terroristico che ad Ankara ha causato almeno 95 morti e 400 feriti nel corso di una manifestazione per la pace contro l'escalation del conflitto con il Pkk curdo. Troppo grande l'emozione che sta provando il Paese nel vedere quelle centinaia di giovani che cantavano e ballavano con l'unica “colpa” di volere la pace investiti dalla furia delle esplosioni per mantenere un atteggiamento asettico da parte del presidente contro il quale la maggior parte degli slogan erano diretti. Così Erdogan che l'opposizione ha subito indicato come il mandante morale dell'azione terroristica si è affrettato a esprimere cordoglio in una dichiarazione subito rilanciata dalla Tv di stato Turca: "Condanniamo con forza questo attacco che prende di mira l'unità. Siamo contro ogni forma di terrorismo".Era una manifestazione per la pace contro l'escalation del conflitto con il Pkk curdo che ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale nel conflitto con la Turchia nel sud-est del Paese. Il Pkk curdo in particolare ha ordinato ai suoi miliziani di cessare le attività contro le forze di sicurezza turche, a meno che non siano attaccati. Così a tre settimane dalle cruciali elezioni politiche, le due esplosioni rappresentano secondo il ministero dell'Interno un "attacco alla pace e alla democrazia in Turchia" e sarebbero tese ad influenzare il voto. Indagini sono state avviate per chiarire se sia trattato di un attentato kamikaze, come suggerito da alcuni media e ipotizzato da Kemal Kilicdaroglu, leader del principale partito di opposizione, il socialdemocratico Chp. I servizi di sicurezza hanno sottolineato che non ci sono state auto distrutte nella duplice esplosione e che l'ipotesi di un kamikaze appare plausibile se non probabile. Il premier turco Ahmet Davutoglu ha subito convocato una riunione d'emergenza sulla sicurezza, mentre i principali leader politici hanno interrotto la loro campagna elettorale per recarsi sul luogo dell'attacco. La manifestazione per la pace è stata annullata e gli organizzatori hanno chiesto ai partecipanti e a quelli che stavano arrivando da altre città di tornare a casa nel timore di nuovi attentati. "Stiamo assistendo a un enorme massacro. una continuazione di quelli di Diyarbakir e Suruc", ha denunciato il leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas, riferendosi all'attentato a un suo comizio a Diyarbakir alla vigilia del voto di giugno, in cui morirono 2 persone, e a quello del 20 luglio a Suruc, con 33 attivisti diretti a Kobane uccisi da un kamikaze dell'Isis. Dall'estero il presidente russo, Vladimir Putin, ha inviato un telegramma di condoglianze al presidente turco Erdogan, esprimendo le proprie "più sincere condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime" e ribadendo la volontà di Mosca a collaborare con la Turchia per il contrasto al terrorismo e ha espresso la speranza che i colpevoli di un crimine tanto cinico siano consegnati alla giustizia. Anche il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha inviato un messaggio di cordoglio al suo collega turco, Feridun Sinirlioglu.