Barca con i migranti speronata da unità navale tunisina, morti e dispersi

Da aiutateli a casa loro ad annegateli a casa vostra. Potrebbe essere questo il cinico slogan per commentare la collisione fra una nave militare tunisina e una barca di migranti, probabilmente tutti loro connazionali. Almeno 8 vittime per l'incidente avvenuto al largo della Tunisia nella zona Sar di competenza maltese. In realtà vi sono almeno 20 dispersi mentre 40 sono stati salvati. Ancora non chiara la dinamica di quanto avvenuto, frutto forse di un incauto avvicinamento dell'unità militare alla piccola barca da pesca strapiena di migranti. Di certo c'è stata una collisione violenta tanto da spezzare la motobarca che è subito affondata. Secondo Flavio Di Giacomo, portavoce dell'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) la collisione sarebbe avvenuta nella notte e avrebbe visto coinvolta la nave della Marina militare tunisina al largo delle isole Kerkennah. La maggior parte delle persone che erano a bordo del barcone, una quarantina, sono state tratte in salvo ma altrettanti sono finiti in mare. I soccorsi però sono stati tempestivi arrivati anche dlla stessa unità tunisina. Le operazioni di soccorso sono coordinate da Malta, poiché l'incidente come detto in apertura, è avvenuto in acque Sar maltesi. Su richiesta di La Valletta, ai soccorsi hanno partecipato anche unità navali italiane: due motovedette della Guardia Costiera salpate da Lampedusa, una motovedetta della Guardia di finanza e una nave della Marina militare che si trovava già in zona. Come è noto la Tunisia, dopo gli accordi con i miliziani operati dall'Italia in Libia, è diventata una delle nuove rotte predilette dai migranti per sbarcare in Italia, anche se in realtà si sta registrando proprio un afflusso anomalo di cittadini tunisini che cercano di arrivare in Italia per ragioni meramente economiche.