Arriva “Le Metronome”: Una web radio contro la globalizzazione e l’omologazione culturale

20150521_210052Ci sono iniziative culturali che sfuggono al grande pubblico, vuoi perchè trattano argomenti di nicchia vuoi perchè non trovano ospitalità nei grandi media, soprattutto televisivi, chi li gestisce ha deciso che le grandi masse siano una sorta di gregge da guidare, da incanalare nei recinti di una conoscenza, sia essa politica che culturale, funzionale ad un progetto di omologazione precisa. Così, nelle onde sonore e nei pixel degli schermi piatti, ora che il tubo catodico è superato come pare molte ideologie, finiscono nelle case degli italiani parole, musica ed immagini che qualcuno ha deciso di filtrare, di addomesticare per scopi non sempre nobili. Per fortuna, così come avviene nel mondo dell'informazione, il progetto E-Paper ne è una piccola dimostrazione, sempre più persone hanno deciso di resistere, una resistenza non più passiva ed individualistica. Per questo è importante che alle iniziative culturali di grande valore, ma fuori dagli schemi e dal “controllo” dei soliti noti venga data massima visibilità. In questo momento, esattamente come per noi di E-paper, è il web l'unico spazio realmente disponibile per sviluppare qualcosa di originale, dentro gli schemi del buon giornalismo, o come vedremo della buona musica, ma fuori dagli schemi dell'omologazione culturale che un tempo si chiamava di regime e che oggi si può chiamare di globalizzazione. Un elemento pericoloso perchè crea appiattimento, nella musica come nelle arti in generale, nel pensiero come nell'economia e nella politica e perfino nella gastronomia. Tutto diventa eguale, insipido perchè l'obiettivo finale, chiunque sia il “pifferaio” è addomesticare e piegare la volontà degli individui. Discorso complesso che necessiterebbe di grande attenzione, per ora registriamo di non essere i soli a percepire il disagio e a voler resistere.
Giovedì scorso infatti ha avuto il suo battesimo ufficiale in Friuli, nella sala del centro Balducci di Zugliano, un evento che voleva fare da cornice all'inaugurazione di “Le Metronome”, multiforme progetto culturale dedicato alla musica e all’arte non appiattite dalla globalizzazione dei generi e non omologate alle industrie dominanti. “Le Métronome” è una web radio (www.lemetronome.org) creata da musicisti per diffondere la musica e l'arte “artigianale”, in quanto alternativa agli automatismi industriali presenti anche in campo artistico.
“Crediamo, è stato detto nel corso dell'introduzione all'evento che aveva il provocatorio titolo “ Il Metronomo e la Scimmia ” ad una musidiversità nella quale tutte le maniere di suonare e di concepire l'Arte possono coesistere, così come crediamo all'importanza fondamentale della biodiversità. L'omologazione ha spesso guidato alle dittature, non fa bene all'Umanità e all'Arte”.
Lo spazio di Le Métronome, come detto, include una web radio con programmazione originale, formata da materiale musicale registrato durante concerti ed eventi culturali in generale, oltre ad interviste a personalità di spessore artistico ed intellettuale. Inoltre, Le Métronome offre 24 ore su 24 l'ascolto di musica concertistica di grandi compositori, associato al servizio di Classic Composers. Un progetto certamente ambizioso che, a giudicare dalla qualità espressa nello spettacolo di inaugurazione, c'è da sperare ottenga il successo che merita. Giovedì sera a Zugliano non solo si è udito l'intrecciarsi delle note emesse da chitarra flamenca e a 10 corde, classica e clavicembalo. Ma è stata anche una serata di danza flamenca e contemporanea, santur, tanbur e daf con la musica persiana. Ma a significare che di sola musica non gode la mente, è stata anche serata di arti visive, fotografia e di storia della musica e degli strumenti.

leonardoInfatti l'antipasto prima che gli artisti si alternassero sul palco, è stata l'anteprima mondiale dell’organ di papel, strumento antesignano della fisarmonica, realizzato sulla base di un idea e degli schizzi di Leonardo da Vinci realizzato dalle abili mani di un’artista liutaio friulano, Mario Buonoconto di Majano. Ed è stato il Duo Ipavec-Chiabudini, formato da Aleksander Ipavec e Paola Chiabudini, a miscelare musica antica e moderna “dando vita” sonora in anteprima assoluta all’organ di papel che praticamente per la prima volta ha emesso davanti a un pubblico le sue note che prima erano solo nella mente geniale di Leonardo da Vinci. Un evento straordinario al quale hanno fatto seguito altrettanto importanti performance: Andrea Casaccio, specialista in biomusica, ha presentato alcuni brani dal suo recente lavoro discografico “L’Uomo delle Stelle”; mentre il Duo Pasodoble formato da Michele Pucci e Alberto Chicayban ha proposto un’inedita fusione di Flamenco e Tango Argentino. Ma le partecipazioni artistiche alla serata non si sono fermate: Manuela Carretta, poliedrica artista del flamenco contemporaneo e regista video, accompagnata dai vituosismi della chitarra di Michele Pucci ha calcato il piccolo palco del centro Baducci con una grande esibizione fatta di soavi corporee movenze figurative, incalzate in ondivaghi picchi di trascinanti passi di flamenco. Poi in chiusura Fuad Ahmadvand, virtuoso di musica classica persiana, ha proiettato il pubblico in un viaggio musicale virtuale in altre atmosfere, una intensa esperienza al confine del mistico con gli strumenti santur, tanbur e daf. Una serata di cultura di alto livello quindi, completata dalle partecipazioni speciali di Franco Del Zotto e Vera Fedrigo, autori del progetto di riqualificazione della facciata della Casa di Tina Modotti a Udine e del fotografo siciliano Aldo Palazzolo, battezzato per l'occasione “l’alchimista della luce” maestro delle immagini davanti al cui obiettivo sono passati personaggi come Rudolf Nureyev, Patti Smith, Jorge Luis Borges, Jordi Savall, Giuseppe Sinopoli, Adonis e perfino Giulio Andreotti che, ha spiegato Palazzolo in un simpatico “teatrino” è stato una sorta di boa dopo la quale l'artista ha cambiato radicalmente il suo approccio artistico lasciando del tutto, o quasi, l'era dei ritratti.