Arbitrato internazionale, è la mossa dell’Italia per risolvere il caso dei due marò

Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sono i due fucilieri di marina accusati dalle autorità indiane per aver aperto il fuoco ed in seguito a questo ucciso, il 15 febbraio 2012, i due pescatori indiani che si trovavano all'interno di acque internazionali, avendoli creduti pirati del mare. A questo proposito oggi l'Italia ha scelto la via dell'arbitrato internazionale per venire a capo di un caso che dura da più di tre anni ormai e che scatena ogni volta molte polemiche. Il governo di Roma farà quindi presto sapere a quello di Delhi che ha intenzione di ricorrere ad un contenzioso per capire finalmente di chi sia la giurisdizione sulla vicenda.

Girone e Latorre saranno sottoposti a giudizio da parte dell’India, dell’Italia oppure da un paese terzo: il confronto a livello internazionale è infatti previsto dalla convenzione dell'Onu sul diritto del mare. Attualmente i due marò si trovano l'uno, Latorre, in Puglia dal mese di aprile (dove rimarrà fino a metà luglio) in seguito all'intervento al cuore del gennaio passato e l'altro, Girone, nell'ambasciata italiana in India.