Approvato decreto di tipo “omnibus”. Da nuovi tagli alla sanità ai provvedimenti per il Giubileo

Il via libera definitivo della Camera al decreto enti locali. Verranno attuati subito “tagli” ed in particolare quello da 2,3 mld alla sanità: viene recepita in sostanza l'intesa siglata il 2 luglio scorso dal Governo e dalle Regioni, in sede di Conferenza Stato-Regioni, sulla spesa sanitaria e sulla revisione del patto triennale per la salute 2014-2016, che prevede una riduzione del livello complessivo del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, pari a 2.352 milioni di euro annui, a decorrere dal 2015. Si introducono, inoltre, interventi sulla spesa per l'acquisto di beni e servizi nel settore sanitario, per dispositivi medici e per farmaci e si punta a una rinegoziazione da parte degli enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale dei contratti in essere con i fornitori dei beni e servizi, con la possibilità, in caso di esito negativo della rinegoziazione, di risolvere il contratto in essere. L'obiettivo è una riduzione, su base annua, del 5 per cento del valore complessivo dei contratti in essere. A questo si affiancherebbe il discutibile provvedimento sulle multe ai medici per prescrizioni superflue, con tutti i dubbi sulla applicabilità ma anche sull'etica che tale provvedimento si porta dietro. Il decreto in sostanza introduce le multe per i medici che prescrivono esami superflui e inutili ma non è chiaro che determinerà l'inutilità dell'esame visto che il perno della sanità italiana era proprio basata sulla prevenzione territoriale grazie ai medici di famiglia, a meno che non si faccia un semplice quanto devastante decalogo su base statistica mandando al diavolo ogni discorso sul rapporto medico-paziente e sulla valutazione complessiva dello stato di salute di quest'ultimo.
Sempre nel settore sanità, fino al 2018 sono previste 241 assunzioni (per un massimo di 80 l'anno) a tempo indeterminato all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa)
Vi è poi una delega specifica sul Giubileo, per il quale è prevista una polizza da 50 Euro per pellegrino. Insomma chi arriverà in Italia in occasione del Giubileo potrà pagare un contributo volontario di 50 euro per poter accedere alle prestazioni sanitarie del nostro paese. Detta così è cosa che vuol dire poco, perchè il termine volontario fa pensare che poco affluirà nelle casse, sarà da capire di più, mentre di certo nel provvedimento si prevede un contributo di 33,5 milioni di euro alla Regione Lazio per l'adeguamento della rete ospedaliera e di emergenza in vista del Giubileo.
Sempre in vista del Giubileo è prevista l'assunzione straordinaria di 2500 unità delle forze di polizia. Il provvedimento prevede 1.050 unità nella Polizia e altrettanti nei Carabinieri e 400 nella Guardia di finanza e di 250 Vigili del fuoco. Anche in questo caso il provvedimento pare tardivo, in quanto fra concorso e addestramento sarà impossibile che tali assunzioni diventino operative in tempo per il giubileo
Sempre in termini “occupazionali” unaa norma, inserita nel maxiemendamento del Governo, permette alla Regione Calabria di risolvere la vertenza in atto con i lavoratori socialmente utili, che coinvolge circa 5mila lavoratori, mentre viene 'salvato' il Gran premio automobilistico d'Italia attraverso la garanzia all'Autodromo di Monza di investimenti necessari per mantenere in vita la manifestazione automobilistica.
Previsto l'atteso stanziamento di 530 milioni di euro per i bilanci dei Comuni come fondo di perequazione per l'Imu e la Tasi. La cifra sarà ripartita per 472,5 milioni di euro in proporzione a quanto elargito a ogni Comune lo scorso anno. La restante parte sarà legata al gettito dell'Imu agricola la cui prima rata (scaduta lo scorso 16 giugno) potrà essere pagata entro il 30 ottobre prossimo senza interessi e sanzioni.
Sale da 70 a 90 milioni di euro il fondo destinato alle Regioni per sostenere il funzionamento dei servizi per l'impiego.
Previsto anche nel decreto l'assorbimento il testo del dl "Strade Sicure", che proroga fino alla fine del 2015 il piano di impiego del contingente di militari, appartenenti alle Forze armate, nei servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili.
Introdotto lo stop al blocco delle assunzioni per il personale dei servizi educativi e scolastici comunali conseguente alla riforma delle Province. I Comuni in sostanza potranno indire concorsi per assumere le professionalità necessarie al funzionamento di nidi e scuole d'infanzia.
Vengono stanziati 500 milioni di euro a favore della Regione Sicilia: 200 milioni come riconoscimento delle mancate entrate Irpef; 100 milioni collegati all'attuazione dell'art. 37 dello Statuto che riguarda l'attribuzione delle quote Irpef alla regione da parte delle imprese con impianti in Sicilia; 150 milioni derivanti dalla possibilità di spalmare in 7 anni, anziché in 3, il disavanzo globale maturato a fine 2014; 50 milioni da ulteriori efficienze sul bilancio.
Autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per l'istituzione di una zona franca nel territorio dei comuni della Sardegna interessati dagli eventi alluvionali del 18 e 19 novembre 2013, mentre il decreto introduce anche un pacchetto di misure per agevolare la ricostruzione post terremoto in Abruzzo.
Viene anche prorogato al 31 dicembre 2016 lo stato d'emergenza nei comuni dell'Emilia colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012.
Infine sono prorogate al 31 dicembre 2016 le concessioni per l'utilizzazione delle aree di demanio marittimo per finalità diverse da quelle turistico-ricreative, cantieristica navale, pesca e acquacoltura, in essere al 31 dicembre 2013.