Annunciata la rivoluzione copernicana delle grandi opere. Ne saltano decine, sarà vero?

Secondo un principio secondo cui le scelte sono anche rinunce: il nuovo ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha deciso, almeno ha annunciato, di voler sforbiciare le “grandi opere” alle quali non era mai stato negato il timbro di “priorità del paese”. Non lo aveva negato il suo predecessore Maurizio Lupi così come i ministri delle infrastrutture degli ultimi lustri. Se verrà attuata e non rimarrà un annuncio, sarà una rivoluzione copernicata, forse la prima fatta davvero dal governo Renzi che non si possa riferire alla volontà di poteri forti ai quali l'ex sindaco di Firenze è sembrato rispondere fino ad oggi in molte scelte.

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