Anche i giornalisti hanno i loro “furbetti del quartierino”

In ogni categoria ci sono i furbetti e quella dei giornalisti non poteva sfuggire al principio, così oggi si scopre che alcuni da virtuosi della penna o del microfono sono diventati virtuosi della falsificazione by Photoshop, che hanno cercato di "sfruttare" in maniera "disinvolta se non truffaldina le possibilità di rimborso delle spese sanitarie date dalla Casagit, la Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani. Alcuni fatti sono stati resi noti da Mario Antolini, fiduciario della Cassa per il Lazio che ha tracciato una piccola antologia truffaldina della "malasanità privata" dei giornalisti. Probabile che la crisi economica che investe il Paese ha pesanti ripercussioni anche su giornalisti ma questo, ovviamente non giustifica alcuni comportamenti che sono anche penalmente rilevanti e si ripercuotono anche sui bilanci degli Enti di categoria danneggiando quindi l'intera comunità. Casagit ha spiegato Antonini, è fortemente impegnata a difendere il suo servizio ai soci e il primo passo è il controllo puntuale della correttezza del rapporto tra Cassa, Soci e operatori sanitari. Così, spiega, a dimostrazione della costante attenzione dispiegata dagli uffici, ecco qui una piccola antologia truffaldina di questa nostra "malasanità privata" :
Vediamo alcuni episodi: Un trattamento estetico al seno (non coperto alla assicurazione) è stato presentato per il rimborso come intervento per emorroidi. La Casagit ha provveduto alla Cancellazione della convenzione con la clinica, ha denunciato il sanitario per la falsificazione di cartella clinica, ha preteso la restituzione del rimborso indebitamente erogato ed espulso la socia da Casagit.  Una delle prestazioni più richieste alla cassa è ovviamente quella relativa alle cure dentarie che come è noto sono escluse dalle prestazioni del sistema sanitario nazionale ed altrettanto ovviamente non poteva sfuggire dalle fantasie truffaldine di alcuni che addirittura sono arrivati ad operare la manomissione al computer della radiografia di fine lavoro per dimostrare un intervento odontoiatrico non effettuato, in questo caso la somma richiesta era di 20 mila euro. Un altro caso ha visto, alle richieste di chiarimento della Cassa, presentare in tempi successivi le radiografie di tre bocche diverse, ovviamente allo scopo di ricevere un rimborso su un intervento odontoiatrico non effettuato.
Poi c'è il capitolo delle ricette e fatture "Fai da te" -
Un socio Casagit ha compilato da sé le ricette, su ricettario sottratto a un medico; scoperto perché i farmaci segnati rispondevano e troppe e incoerenti necessità terapeutiche. Vicenda segnalata al medico titolare del ricettario rubato, che dichiara di non aver mai visto la persona in questione.
Altro episodio ha visto costruire al computer false fatture sanitarie e in altro caso qualcuno ha Fotocopiato le ricette, per applicarvi fustelle di farmaci in qualche modo raccolte altrove.
Ci sono poi le truffe “procedurali” un giornalista socio Casagit ha chiesto ed ottenuto un anticipo per un intervento in intramoenia; poi però non paga le fatture e le fa indirizzare dall'Ospedale alla Cassa.  Altro caso paradossale anche per la doppia professione del soggetto, un avvocato iscritto Casagit che ha fatto passare l'autista dello studio legale per badante della madre.
Accanto ai tentativi di truffa, Casagit ha monitorato anche i comportamenti al limite della correttezza o in qualche modo dubbi: ecco due esempi: Ben 20 (venti !) visite pediatriche richieste e fatturate in un solo mese. Richiesta rimborso visita specialistica effettuata dallo specialista figlio del socio.