America di nuovo sotto choc per l’ennesima strage in un college. Obama si scaglia contro la lobby delle armi

L'America deve ancora una volta fare i conti con l'ennesima strage in un campus universitario. Questa volta è accaduto in Oregon, all'Umpqua Community College di Roseburg a 300 chilometri a sud di Portland . Nove studenti morti ai quali si aggiunge il  killer ucciso dalla polizia, almeno sette i feriti gravi. Anche in questa occasione il terrore è stato documentato in diretta su Twitter: in molti lanciano allarmi disperati alle autorità tramite Twitter "Oh mio Dio, qualcuno sta sparando nel campus", "Aiutateci".  Il killer uccide con freddezza, entra sistematicamente in una classe dopo l'altra. In molti fuggono, tantissimi si barricano all'interno delle aule, spengono le luci e si nascondono sotto i banchi. L'autore della strage si chiama Chris Harper Mercer, 26enne. Nella sparatoria durata quasi un'ora sono morte dieci persone (compreso il killer) e ne sono rimaste ferite sette. Alla fine anche il 26enne è stato ucciso dalla polizia, dopo che aveva aperto il fuoco contro gli agenti che gli davano la caccia all'interno del campus della scuola. Manca ancora un elemento fondamentale, cioè il motivo che lo ha spinto a uccidere. In questo momento non ci sono ancora elementi per far dire alle autorità con esattezza cosa abbia portato il 26enne a introdursi nell'università con tre pistole e un fucile d'assalto, ad entrare in alcune classi mentre si svolgevano le lezioni. A sparare senza controllo lasciando a terra decine di corpi. I media americani hanno ricostruito una storia fatta di odio e di armi. In un profilo online, Mercer si descriveva come un conservatore repubblicano e sosteneva di odiare le religioni. E proprio la religione potrebbe avere avuto un ruolo centrale nella sua scelta. Alcuni testimoni dicono che il 26enne prima di iniziate a sparare all'interno della classe avrebbe chiesto agli studenti di alzarsi e di dire di quale credo religioso fossero.  L'unica cosa che appare certa per ora è che Mercer non ha nulla a che fare con l'estremismo islamico. Mercer in sostanza sarebbe un altro prodotto impazzito della società americana come Adam Lanza, il 21enne che ha ucciso 24 persone tra cui 20 bambini nel dicembre 2012, nella scuola elementare di Sandy Hook, a Newtown in Connecticut. O come Cho Seung-hui, lo studente sudcoreano cresciuto negli Stati Uniti, che il 16 aprile si introdusse nel Virginia Polytechnic Institute, una scuola superiore di Blacksburg in Virginia, uccidendo 33 persone e ferendone 29.Ma c'è anche un altro elemento su cui andrebbe fatta chiarezza dicono i media Usa, la strage è avvenuta all'interno di una 'gun free zone', un'area come quella del college dell'Oregon in cui è vietato portare armi , come è stato possibile introdurle? Una contraddizione che è subito  usata dai fautori della pistola per ogni uomo  come elemento per sostenere che se ci fossero state armi in quelle classi, forse non sarebbe accaduto nulla.

Comunque polemiche a parte l'America è di nuovo  sotto choc e mentre i media si interrogano sulla natura di questi fenomeni sempre più drammaticamente frequenti, Obama torna a puntae il dito contro la lobby delle armi: è urgente intervenire, ribadisce Obama: "Quando gli americani rimangono uccisi in alluvioni e uragani, noi lavoriamo per rendere le nostre comunità più sicure. Quando gli americani rimangono uccisi nelle miniere - sottolinea -, lavoriamo per rendere le miniere più sicure. Noi abbiamo un Congresso che addirittura blocca la raccolta di dati su come potremmo potenzialmente ridurre le morti derivanti da armi da fuoco. Negli Usa c'è più o meno un'arma ogni uomo, donna e bambino", la triste realtà. Per Obama l'idea che la costituzione vieti "anche una modesta regolamentazione" di come vengono usate armi mortali è "senza senso". Il Presidente degli Stati Uniti sottolinea che si tratta di una "scelta politica". Leggi per prevenire le stragi da arma da fuoco sono state approvate anche "in Gran Bretagna e Australia".  Insomma Obama chiede una riforma della legge sulle armi.  Un discorso molto inteso quello del presidente, il nono in sei anni per commentare una strage. "E quello che è diventata una routine, di certo, è la risposta a coloro che si oppongono a qualsiasi legge di buon senso sulle armi". Un buon senso che appare congelato all'interno del Congresso dall'ala conservatrice dei repubblicani che in realtà è quella che comanda nel partito e dalla National Rifle Association, la lobby delle armi degli Stati Uniti. "Adesso posso già immaginare, ha detto Obama,  i comunicati stampa che saranno diffusi. 'Abbiamo bisogno di più armi' diranno". "C'è qualcuno che lo crede veramente?" ha concluso il Presidente Usa. Intano a Roseburg, si è svolta una fiaccolata in ricordo delle vittime, con i residenti della città a sud di Portland radunati in un parco non lontano dal college. In molti portano candele accese e intonano l'inno "Amazing Grace". Il governatore dell'Oregon, Kate Brown, ha intanto disposto che nello Stato vengano issate le bandiere a mezz'asta in segno di lutto per le vittime della sparatoria.  L'Umpqua dove è avvenuta la strage è una università pubblica biennale e ha 3.300 studenti a tempo pieno e 16.000 studenti part-time. È stata fondata nel 1964. Tra gli iscritti molti adulti che seguono corsi  di riqualificazione professionale.