Aldo Rontini “dei gessi” in mostra a Rimini

E' stata inaugurata sabato scorso 7 novembre al Museo della Città di Rimini la mostra di Aldo Rontini dal titolo Dei gessi, anteprima della scultura a cura di Peter Weiermair. Nella nota di presentazione si legge: “Forse ogni scultura parla del corpo anche quando il tema è un altro. Attraverso la sublimazione o l’immanenza; per manifestarne il peso o per immaginarne la leggerezza; per trattare d’ingombro fisico o per stanare una discreta presenza, la relazione col corpo rimane sempre centrale per uno scultore. Al solito è la materia madre a dettare l’approccio e il trattamento. La finitura di una forma modellata con le mani nude è destinata a differire da quella scolpita con l’uso di scalpello e martello. È l’antica antinomia che sta tra la via creativa che aggiunge e quella che sottrae; della statua raggiunta togliendo materia al blocco o della forma che prende volume sul tornio, sul treppiede. Eppure certi torsi di Aldo Rontini dimostrano ombre marmoree e un tatto lapidario, anche quando sono composti nella terra o tradotti nel farinoso gesso. Corpi di paesaggi collinari ammantati dalla prima neve; sembrano ideati per farci vegliare sul sonno di un nuovo Endimione, di una Dafne o di un Ganimede: di quella metamorfica bellezza non ancora concupita dagli dei. L’epidermide delle opere, che deriva da un raffinato procedimento plastico, è essa stessa un esempio di trasformazione e innesto. Dalle cosce spuntano lunghe radici coralline e da una costola tornita si alza la vela di un panneggio che contiene vento e onde. Dunque tra metafora e metamorfosi si dispiega l’estetica candida e sensuale di Aldo, onirica e sussurrata, capace di intonate in chiave lirica perfino le retoriche masse muscolari, senza mai incorrere nel rischio dell’ostentazione (M.Pulini)”.