Alba di ordinari arresti per corruzione. In manette la dirigenza del Catania calcio, comprate le partite in serie B

Alba nuova, nuovi arresti. Questa volta tocca di nuovo al mondo del calcio, ma anche la politica non si fa mancare nulla. Così la mattina di cronaca si apre con l'operazione della Digos che arresta i vertici del Catania Calcio, mentre in Molise l'assessore regionale alle attività produttive della Regione, Massimiliano Scarabeo, finisce in manette, ad operare in questo caso sono i militari della Guardia di Finanza dato che l'indagine riguarderebbe presunti reati di natura fiscale.
Ma andiamo per ordine, l'operazione di Catania ha fatto finire in manette i dirigenti della società sportiva cittadina con l'accusa di aver comprato partite del campionato di serie B. Sette provvedimenti di arresti domiciliari sono stati eseguiti nei confronti del presidente del club, Antonio Pulvirenti, dell'amministratore delegato Pablo Cosentino, del direttore generale Daniele Delli Carri, e di altri quattro dirigenti della società. Sono accusati di frode sportiva. Secondo l'accusa, alcune vittorie del Catania sarebbero state concordate a tavolino dietro il pagamento di denaro. I dirigenti del club rossazzurro avrebbero in particolare comprato alcune partite del campionato appena concluso, per consentire alla squadra di vincere ed evitare così la retrocessione. L'inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, ipotizza a vario titolo frode in competizioni sportive e truffa. Perquisizioni sono state eseguite dalla polizia a Roma, Chieti, Campobasso e Catania cosa che fa presupporre ulteriori sviluppi perchè se c'è qualcuno che compra c'è qualcuno che vende. L'inchiesta come accennato è stata condotta dalla Digos ma in collaborazione con la Polizia postale. Gli altri quattro arrestati sono agenti di scommesse sportive e procuratori sportivi: Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti.
Il Caso Molise ha natura diversa anche se è accomunabile ad un unico concetto di corruzione che sembra aver pervaso in maniera perniciosa ogni tipo di attività economica italana. L'assessore regionale alle attività produttive della Regione Molise, Massimiliano Scarabeo del Pd, è stato fermato all'alba dalle Fiamme Gialle a seguito di indagini fiscali ti tale pesantezza da far predisporre il fermo. Scarabeo è stato infatti raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Ai domiciliari, oltre all'assessore regionale del Partito Democratico, è finito anche il fratello Gabriele. La Procura della Repubblica di Isernia ha disposto una serie di perquisizioni in abitazioni e imprese della provincia di Isernia e negli uffici dell'Assessorato guidato da Scarabeo. Nelle prossime ore sarà più chiaro il castello accusativo ma appare già chiaro che alla vicenda non è estranea l'attività istituzionale dell'uomo politico, fatto questo che potrebbe provocare un terremoto politico in Regione Molise.

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