Addio Ettore Scola, uno dei maestri di un’irripetibile stagione del cinema Italiano

E' morto ieri sera a Roma al reparto di cardiochirurgia del Policlinico il regista e sceneggiatore Ettore Scola. Aveva 84 anni. Era nato a Trevico (Avellino) il 10 maggio 1931. Con lui se ne va uno dei maggiori maestri del cinema italiano, noto per capolavori come 'C'eravamo tanti amati' (1974), 'Una giornata particolare' (1977) e 'La famiglia' (1987). Ma in realtà tutta la sua filmografia è densa di umanità e delicatezza. Scola era in coma da domenica sera e con lui muore uno degli ultimi maestri del cinema italiano che ha vissuto in tutte le declinazioni: prima sceneggiatore, poi regista, anche se giovanissimo faceva il  giornalista. Nato a Trevico in provincia di Avellino, il 10 maggio 1931 inizia a collaborare con la rivista umoristica Marc'Aurelio, dove gravitavano personaggi come Federico Fellini, Furio Scarpelli e Steno. Una "contaminazione" che ne segnò la vita e la carriera. Negli anni '50 comincia a scrivere sceneggiature con Age e Scarpelli, per film come Un americano a Roma (1954), a lui si devono parte delle mirabili battute di Albero Sordi. Poi la grande guerra (1959) e Crimen (1960). La regia per lui arriva nel 1964 con il film 'Se permettete parliamo di donne' con Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni. Ci saranno poi 'Il commissario Pepe' (1969) con Tognazzi nei panni di un inedito commissario di polizia poco violento e per niente rozzo e 'Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca' (1970), storia popolare firmata dallo stesso Scola insieme ad Age & Scarpelli, esempio mirabile di  divertente e brillante commedia piena di ritmo fino all'amaro finale. Tra i suoi film più importanti, nel 1974, 'C'eravamo tanto amati', le vicende di tre amici Vittorio Gassman (suo attore feticcio), Nino Manfredi e Stefano Satta Flores, tutti alla fine innamorati di Luciana (Stefania Sandrelli). Tra i suoi altri capolavori 'Brutti, sporchi e cattivi' (1976) e 'Una giornata particolare' (1977) con gli indimenticabili Sophia Loren e Marcello Mastroianni alle prese con un amore impossibile all'ombra del fascismo. Il 1980 e' l'anno de 'La terrazza', crisi e bilanci di un gruppo di intellettuali idealisti. Ottanta anni di storia (1906-1986) racconta invece 'La famiglia' (1987) sempre con Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Fanny Ardant. Ultimo suo film nel 2013 il documentario dedicato a Fellini 'Che strano chiamarsi Federico'. Scola, da sempre impegnato nel sociale, ha, tra l'altro, fatto parte del governo ombra del Pci nel 1989 con delega ai Beni Culturali. Avuta la notizia della morte di Ettore Scola il  presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso  il suo profondo cordoglio definendolo: "maestro dalla incredibile ed acuta capacità di lettura dell'Italia, della società e dei suoi mutamenti, del sentimento del tempo; coscienza civile che lascia un enorme vuoto nella cultura italiana".