Accordo Ue Grecia nella notte: Tsipras presenterà una nuova lista riforme

Le drammatiche vicende internazionali legate al terrorismo islamista e quelle meno drammatiche, ma certamente di grande interesse mediatico, relative alla vicenda delle dimissioni del ministro Maurizio Lupi, hanno smorzato i riflettori sulla vicenda del braccio di ferro fra Ue e Grecia. Tuttavia delle novità ci sono e sono arrivare questa mattina a seguito di incontri notturni. Un documento congiunto con l’impegno di Atene a presentare entro pochi giorni una nuova lista di riforme è stato firmato. È il risultato del vertice sulla Grecia che si è svolto a Bruxelles, al termine della giornata di lavori del Consiglio europeo. Era stato il premier Alexis Tsipras a volere la riunione, raccogliendo in un primo momento reazioni fredde. Ma in realtà l'azione del leader greco era quella giusta. Un confronto di quasi quattro ore ha infatti condotto il gruppo a siglare una scarna dichiarazione, solo una decina di righe, nella quale si confermano gli impegni dell’intesa del 20 febbraio all’Eurogruppo e si riapre la porta del dialogo tra Bruxelles e Atene che sembrava destinato al naufragio.
Intorno al tavolo, oltre a Tsipras, la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il presidente della Bce Mario Draghi, il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, quello della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e quello dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.
La Grecia presenterà nuova lista riforme
«Aderiamo pienamente – si legge nel documento - all’accordo dell’Eurogruppo del 20 febbraio. In uno spirito di fiducia reciproca siamo tutti impegnati ad accelerare il lavoro e a concluderlo il più velocemente possibile». «Le autorità greche - recita ancora il testo - saranno le responsabili delle riforme e presenteranno una lista completa di specifiche riforme nei prossimi giorni». «Riconfermiamo – prosegue la nota ufficile - l’accordo pratico sul processo: i colloqui si tengono a Bruxelles. Le missioni per accertare i fatti si svolgono ad Atene. L’Eurogruppo si tiene pronto a riunirsi il prima possibile».
A tirarre un sospiro di sollievo soprattutto Tsipras: : «Siamo più ottimisti - dice - dopo questa deliberazione. Pensiamo che tutte le parti abbiano confermato le proprie intenzioni per cercare di superare le difficoltà dell’economia greca il prima possibile». Insomma la Grecia incassa ancora una disponibilità alla discussione che non era per niente scontata. Ma ovviamente da parte ellenica c'è la rinnovata promessa, che presenterà ed attuerà le riforme. Ma ad essere contenta è anche la Ue, in tale direzione vanno infatti anche le dichiarazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel per la quale si tratta di un buon risultato. Sono più tranquilla, avrebbe detto ai cronisti che le chiedevano conto della riunione. Ma la leader tedesca chiarisce che non si parla di concedere nuovi aiuti finanziari ad Atene fino a quando la lista completa e dettagliata di riforme, che il premier Alexis Tsipras si è impegnato a fornite già nei prossimi giorni. Insomma la Ue si aspetta che la Grecia onori gli impegni assunti all’Eurogruppo del 20 febbraio scorso.
Anche il per il presidente francese Hollande si tratta di un buon risultato: «Le riforme greche - spiega - dovrebbero essere implementate il prima possibile nell’ambito dell’accordo del 20 febbraio e nell’ambito delle regole dell’euro. Vogliamo che la Grecia resti nell’euro e anche la Grecia lo vuole». Hollande ritiene dunque che la Grecia debba proporre - senza indugio - riforme che siano in linea con gli impegni assunti quando i partner Ue concessero ad Atene altri 4 mesi di aiuti in cambio di una revisione profonda del sistema Paese. «Queste riforme debbono essere considerate e valutate se compatibili con gli impegni assunti dalla Grecia. Abbiamo deciso di accelerare il processo perché non c’è tempo da perdere», ha concluso il presidente francese, prima di salutatare per concedersi alcune ore di riposo dopo una riunione protratta fino alle 3 di notte.