70° DAL “PIANO MARSHALL”

“Ricorrono settant'anni dal discorso all'Università di Harvard con cui il Segretario di Stato Usa, George C. Marshall, rese noto l'orientamento del suo Paese di voler partecipare, con un apposito piano di aiuti economico-finanziari, alla ricostruzione dell'Europa devastata dalla Seconda Guerra Mondiale. Era l'avvio di una cooperazione senza precedenti fra le due sponde dell'Atlantico, sostenuta dal Presidente Harry S. Truman e basata sull'affermazione di valori comuni conquistati a caro prezzo”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 70° anniversario del Piano che, ha aggiunto, “nato in continuità e alla conclusione dei programmi di assistenza alimentare e sanitaria gestiti dall'UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration) a favore delle popolazioni colpite dal conflitto, rappresentò una sfida importante per i Paesi europei che avevano riguadagnato la libertà”.
“La necessità di un interlocutore per l'attivazione del Piano – ha ricordato Mattarella – spinse alla creazione dell'OECE (Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica), strumento di dialogo e supporto alle trasformazioni strutturali necessarie per la ripresa post-bellica. La generosità delle istituzioni e del popolo statunitensi, verso i quali persistono sentimenti di radicata gratitudine, permise ad un Continente in ginocchio, attraversato da migrazioni bibliche e in preda alla fame, di riprendersi e di divenire una delle aree prospere e di libertà e democrazia nel mondo”.
“Il sostegno fornito alle democrazie occidentali in quell'occasione – ha concluso il Presidente – suona ancora oggi come lezione valida su come l'interdipendenza tra popoli e Paesi sia la chiave di soluzione dei contrasti e delle sfide in ambito internazionale”