Anche il mattone riprende a crescere

Il mercato immobiliare nel 2014 torna crescere dell'1,8%, dopo sette anni di risultati negativi. I dati sono contenuti nell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate.

Prosegue, dunque, l'elenco positivo degli indici che confermano una ripresa dell'economia, consolidando le aspettative di una fuoriuscita dalla crisi del paese.

Per quanto riguarda, in particolare, il mercato del mattone, nell'ultimo trimestre del 2014 le transazioni sono cresciute del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2013, chiudendo l'intero anno con un totale di 920.849 unità compravendute, contro 904.960 del 2013. Nel 2014 il migliore risultato è del settore commerciale (+5,7%), seguito dai settori residenziale e produttivo (+3,6%), mentre resta negativo il terziario (-4,6%). Tra le grandi città, il mercato delle abitazioni, registrano una buona performance Bologna (+18,5%) e Genova (+15%).

Questi dati sono coerenti con quanto stimato all'inizio dell'anno dal Centro studi di Tecnocasa: "Secondo le nostre previsioni, l’anno appena iniziato sarà caratterizzato da un trend simile: infatti la diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e l’offerta sul mercato ancora cospicua ci fanno ritenere che i prezzi chiuderanno tra -3 e -1%. Le compravendite, invece, aumenteranno ulteriormente per chiudere tra 430 e 440 mila. Le grandi città, che hanno già avviato un’interessante inversione di trend sugli scambi, continueranno in questa direzione ma con valori ancora in discesa. Situazione simile potrà esserci anche nelle realtà più piccole come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città.
La stabilità dei prezzi potrebbe raggiungersi nel 2016 e confermarsi anche per il 2017.
Nel 2014 c’è stata anche una ripresa delle erogazioni dei mutui che ha favorito in parte l’avvicinamento all’acquisto della casa. Non dimentichiamo però che quello delle banche resta comunque un atteggiamento prudente e attento e che per avere la svolta sul mercato sarà necessario un ulteriore repricing. Repricing che interesserà prevalentemente le soluzioni usate ma che non risparmierà le nuove edificazioni per smaltire l’invenduto ancora presente.
La qualità abitativa sarà sempre premiante, con una migliore tenuta delle abitazioni in buono stato e delle soluzioni di prestigio. Il segmento della prima casa sarà vivace, meno quello della casa uso investimento e della casa vacanza, che potrebbero avere una più ardua ripresa a causa di una fiscalità che agisce da deterrente. Ciò non toglie che la presenza sul mercato di immobili a prezzi competitivi possa indurre gli investitori a cogliere delle buone opportunità".

Questa ultima affermazione è stata confermata recentemente da una ripresa dei mutui prima casa da parte delle banche. Come in tutti gli altri settori, le cifre e le tendenze devono consolidarsi nei prossimi mesi.