Borse ancora sotto pesante attacco

Prosegue il periodo nero per le Borse finanziarie, Piazza Affari arriva a perdere addirittura il 5% (o quasi...), con ingenti perdite in tutti i comparti, bancari in primis. Saipem è arrivata a perdere quasi un quarto del suo valore. Nelle ultime sei settimane il Ftse Mib, la piazza di Milano, è arrivato a cedere oltre il 20% del suo valore, peggio di lei ha fatto solo la Borsa di Shanghai (-23%) e Atene (-22%). Tra le cause del crollo, le incertezze sul governo di Atene di Tsipras, al centro delle proteste per la riforma delle pensioni. Sul mercato obbligazionario lo spread tra BTp e Bund è schizzato  sopra i 140 punti base. Vengono venduti i periferici, segnale che gli investitori in questa fase preferiscono rifugiarsi nel Bund che è tornato sotto lo 0,3% (rendimenti dei bond dell’Eurozona). Il rifugio preferito del momento resta però l’oro. Da inizio anno è salito del 10%, del 5% la scorsa settimana. Pur in assenza di prospettive inflazionistiche il metallo giallo viene acquistato, a riprova ulteriore della fase di turbolenza che stanno vivendo i mercati. Anche sul fronte macro economico non si registrano segnali positivi: rallenta oltre le attese la crescita della produzione industriale spagnola a dicembre, secondo i dati diffusi stamane dell'istituto nazionale di Statistica Ine.
In termini corretti per il calendario la produzione ha infatti segnato una crescita di 3,7% su anno da 4,3% di novembre.