Versamenti in contanti: cosa cambia col nuovo limite di 3000 euro

L'innalzamento della soglia per il pagamento in contante da 1000 a 3000 euro prevista nella legge di Stabilità 2016, prevede una serie di modifiche nelle abitudini di pagamento di milioni di italiani. Dopo averci ossessionato con un limite molto spesso stringente, il governo ha deciso finalmente di fare un parziale dietro-front, triplicando un limite che resta, comunque, inutile.

Tutti sanno, infatti, che limiti di questo tipo non scalfiscono minimamente i veri evasori, quelli che lo fanno sistematicamente e risultano del tutto invisibili per il fisco, mentre al contrario complicano la vita a coloro che vogliono rimanere nella legalità senza essere costretti a fare un favore alla banca di turno aprendo un conto corrente. Provvedimenti di questo tipo, inoltre, secondo i principi della "canalizzazione bancaria" e della "tracciabilità"  si prestano a diventare strumenti precisi di controllo a tappeto dando la possibilità di vagliare e controllare la gran parte dei pagamenti fatti, sia dalle aziende che dai privati.

In ogni caso, la recente modifica introdotta lascia un pò di più di respiro in diverse situazioni, vediamone alcune:

Nel caso dei pagamenti di affitti (locazioni abitative), la Legge di stabilità del 2014 prevedeva l'obbligo (ingiustificato) di pagare con strumenti diversi dal contante, per qualsiasi importo. Tale norma è stata concellata e vale solo il limite dei 3000 euro.

In diverse situazioni, la normativa non è cambiata: è il caso per esempio del versamento o del prelievo dal proprio conto bancario di somme superiori a 3000 euro. In questo caso non vige alcun limite perchè non implicano il trasferimento di denaro tra soggetti diversi. (Questo concetto era già stato chiarito dal ministero dell'economia).

Un commerciante può accettare un pagamento in contanti da un turista russo o di altri Paesi extra Ue per cifre superiori a 3000 euro?
Sì, la deroga per gli stranieri extra Ue non residenti in Italia non è stata eliminata. Pertanto commercianti e agenzie di viaggio possono accettare da questi ultimi pagamenti fino a 15mila euro a patto di rispettare tutto l'iter previsto che comprende anche la la fotocopia del passaporto del turista e la richiesta di un'autocertificazione di non residenza in Itali.