L’economia cresce, gli incassi del fisco pure…
Il 2015 si è appena concluso, ma è già tempo di tirare le prime somme; soprattutto perchè i risultati sono comunque incoraggianti, almeno dal punto di vista economico. Dopo aver "strombazzato" ai quattro venti che l'economia si sta riprendendo e che il tasso di disoccupazione sta calando, mancava solo una conferma definitiva che è puntualmente giunta: aumentano anche le entrate fiscali. In termini puramente economici, si tratta di una naturale conseguenza dei due fattori precedenti: se l'economia ritorna a crescere, aumenta il lavoro e, di concerto, si guadagna di più pagando più tasse. Il Ministero dell'economia e delle finanze precisa che gran parte di questo aumento è dovuto all'anticipo al 30 novembre della autoliquidazione Irpef e Ires. Ma in un clima di prudente ottimismo, questa giustificazione (tecnica più che economica) viene detta quasi in sordina.
In particolare nei primi 11 mesi del 2015, le entrate tributarie erariali sono cresciute del 9,2%, sfiorando quota 389 miliardi di euro. In particolare l'Iva ha confermato un trend di crescita (+4,4%) arrivando a quota 4,29 miliardi di euro.
Tra le voci in calo si segnala il gettito dalle importazioni dai Paesi extra-Ue (-4,4%, pari a 529 milioni di euro) e dalla lotta alla evasione (-1,3%, pari a 97 mln).
Ritornando agli aspetti positivi legati all'andamento economico, si segnala la crescita dell'Ires (+13,3 miliardi) "a conferma del miglioramento dell'economia", precisa il Mef "i maggiori versamenti in autoliquidazione confermano un quadro congiunturale in miglioramento rispetto all'anno precedente".
Insomma bisogna "stare sereni" anche quando si paga più tasse. Vietato borbottare...