1.133 vittime Inail: nel 2018 crescono incidenti (641.261) e morti sul lavoro (1.133). Crescono anche le malattie professionali

Dopo un 2017 in controtendenza, nel 2018 le denunce di malattia professionale protocollate dall'Inail sono tornate ad aumentare tra gennaio e dicembre sono state 641.261 (+0,9% rispetto allo stesso periodo del 2017), 1.133 delle quali con esito mortale (+10,1%). I dati sono stati comunicati dall'Istituto secondo cui le denunce sono aumentate dell'1% nell'industria (502.156) e dell'1,4% nell'amministrazione pubblica (105.898 casi, tre quarti dei quali riguardano studenti delle scuole pubbliche statali). In calo l'agricoltura (-1,8%). L'aumento delle denunce riguarda prevalentemente la componente maschile (+1,4%) mentre la fascia d'età fino a 34 anni è quella con il maggior aumento (+4%). L'analisi territoriale tratteggiata dall'Inail evidenzia un incremento delle denunce di infortunio nel Nord-Ovest (+1,1%), nel Nord-Est (+2,2%) e al Sud (+0,8%), e un calo al Centro (-0,8%) e nelle Isole (-1%). Dopo un 2017 in controtendenza, nel 2018 le denunce di malattia professionale protocollate dall'Inail sono tornate ad aumentare. Allo scorso 31 dicembre, infatti, segnala l'Istituto, l'incremento si è attestato al +2,5%, pari a 1.456 casi in più rispetto all'anno precedente (da 58.129 a 59.585). L'analisi territoriale evidenzia incrementi al Centro (+1.341), dove si concentra oltre un terzo del totale dei casi protocollati dall'Istituto, al Sud (+618), dove le tecnopatie denunciate sono quasi un quarto del totale, e nel Nord-Ovest (+190). In calo, invece, il dato del Nord-Est (-435) e delle Isole (-258). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (36.637 casi), insieme a quelle del sistema nervoso (6.681, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e dell'orecchio (4.574), hanno continuato a rappresentare anche nel 2018 le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dalle patologie del sistema respiratorio (2.613) e dai tumori (2.461). Queste cinque malattie rappresentano quasi il 90% del totale dei casi denunciati all'Inail.