“VIETARE IL GLIFOSATO”: PARTE L’INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI

La Commissione Europea ha deciso di registrare l'iniziativa dei cittadini europei (ICE) "Ban Glyphosate" ("Vietare il glifosato"), presentata da una coalizione di organizzazioni non governative, che invita l'esecutivo UE "a proporre agli Stati membri l'introduzione di un divieto sul glifosato, a riformare la procedura di approvazione dei pesticidi e a fissare obiettivi di riduzione obbligatori a livello di UE per l’uso dei pesticidi".
Dal 25 gennaio si avvierà il processo che durerà 12 mesi nel corso del quale potranno essere raccolte le firme: ne serviranno un milione da almeno 7 Stati. Poi, la Commissione avrà tre mesi di tempo per rispondere: potrà decidere di far propria la proposta come di respingerla ma in entrambi i casi dovrà motivare la sua scelta.
La decisione della Commissione di registrare l’iniziativa riguarda solo l'ammissibilità giuridica della proposta. In questa fase, il Collegio non ha analizzato la sostanza dell'iniziativa.
Il glifosato è il pesticida più usato al mondo, divide la comunità scientifica e impegna da anni organizzazioni e associazioni per il suo bando. Il pesticida è stato classificato come "probabilmente cancerogeno" dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), mentre l'Agenzia europea sulla sicurezza alimentare e l'Organizzazione mondiale della Sanità hanno dichiarato che è "improbabile" che il glifosato possa "costituire un rischio cancerogeno per gli esseri umani".
L'autorizzazione UE al glifosato è stata estesa lo scorso mese di giugno fino al 31 dicembre 2017, in attesa del parere dell'Agenzia europea per la chimica previsto non prima della fine di quest'anno.
Altre informazioni
L'ICE – ricorda Bruxelles – è un importante strumento di democrazia partecipativa introdotto dal Trattato di Lisbona con lo scopo di promuovere un maggior impegno dei cittadini sui temi europei. L'iniziativa è entrata in vigore il 1 aprile 2012 e costituisce un invito rivolto alla Commissione europea perché proponga un atto legislativo su questioni per le quali l'UE ha la competenza di legiferare. Un'iniziativa deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini europei, di almeno 7 dei 28 Stati membri dell'UE. Per ciascuno dei 7 paesi è inoltre richiesto un numero minimo di firme.
Attualmente sono aperte alla firma dei cittadini tre iniziative. Secondo la relazione pubblicata dalla Commissione europea il 1 aprile 2015, nel triennio precedente le richieste di ricorso ad una iniziativa sono state complessivamente 51 ma solo 31 di esse sono state registrate poiché afferenti ai settori di competenza della UE; di queste meno della metà sono state revocate dagli organizzatori proponenti, mentre 12 sono giunte al termine del loro periodo di raccolta senza raggiungere la soglia minima del milione di firme. Due le iniziative che completando tutta la complessa procedura, hanno impegnato la Commissione ad una comunicazione: "Gestione delle risorse idriche quali beni universali" e “Uno di noi”. La Commissione europea deve presentare la relazione ogni tre anni