Van Aalderen a Udine, ci spiega Il bello dell’Italia

0_0_0_0_208_328_csupload_66490455Incontro con il presidente della stampa estera in Italia, Maarten van Aalderen autore del libro “Il bello dell’Italia”, giunto alla quinta edizione.
L’appuntamento è giovedì 10 dicembre alle 20.30 nella sala Mons. Luigi Petris del Centro di Accoglienza, “Ernesto Balducci” Onlus di Zugliano, in collaborazione con l’Associazione Culturale “La Rinascita” di Udine.

Cosa scrivono, a proposito dell’Italia, i quotidiani e i settimanali stranieri? Che opinione hanno del nostro governo e delle sue scelte? E quale visione in prospettiva hanno sulla sorte del nostro Paese?
E ancora: quali sono, secondo gli opinionisti di tutto il mondo, i pregi e i difetti degli italiani?
A rispondere, giovedì 10 dicembre alle 20.30 al Centro Balducci di Zugliano, sarà il giornalista, Maarten van Aalderen, corrispondente dal nostro Paese e dalla Turchia per il maggiore quotidiano olandese, “De Telegraaf”, presidente della Stampa estera con sede a Roma e autore del libro: “Il bello dell’Italia” (Albeggi Edizione), successo editoriale che ha raggiunto la quinta ristampa.
Ospite, assieme al Balducci, anche dell’associazione culturale “La Rinascita” di Udine, van Aalderen è senza dubbio la persona più adatta per accompagnare il pubblico attraverso un viaggio dove, gli scenari della politica italiana, dell’economia, della cultura, vengono analizzati da un nuovo punto di vista, quello di tutti i cronisti che, da ogni parte del globo, confluiscono nella nostra capitale per raccontare di noi al mondo.
E per un confronto più efficace, assieme a lui e dopo i saluti di Pierluigi Di Piazza e del presidente Rinascita, Ennio Di Bortolo, saranno presenti, per intervistarlo, i giornalisti Marco Pacini (Il Piccolo) di Trieste, Fabio Folisi (e-paper) e Paolo Medeossi (Il Messaggero Veneto).

Il libro “Il bello dell’Italia”.
Secondo van Aalderen, in un momento di profonda crisi anche esistenziale, l’Italia ha bisogno di recuperare fiducia e consapevolezza nei suoi punti di forza per risollevarsi, proprio come l’Icaro raffigurato nella copertina del suo libro.
Maarten ha dato così voce un gruppo di colleghi corrispondenti stranieri chiedendo loro cosa amano del Paese che li ospita.
«Il giudizio estero sul Paese – ha osservato l’autore del saggio - non può essere ridotto al rating di qualche potente agenzia che controlla i conti, eventualmente accompagnato dal severo giudizio di un Capo di Governo straniero particolarmente rigido o dal senso di superiorità di un nordeuropeo che può vantare un livello di corruzione più basso nel proprio Paese. L’Italia e l’immagine dell’Italia nel mondo, per la verità e per fortuna, sono molto più di questo. Sono convinto che chi non vede nulla di buono nell’Italia deve cambiare occhiali, oppure Paese».
Ecco che la giornalista algerina Nacéra Benali, ad esempio, è colpita dal senso di solidarietà che caratterizza gli italiani e dalla forte presenza di volontariato su tutto il territorio.
Il giornalista greco Teodoro Andreadis Synghellakis mette in evidenza le analogie tra il leader di Syriza, il giovane Alexis Tsipras, e lo storico leader comunista Enrico Berlinguer. 0
Per il francese Richard Heuzé, Renzi è il personaggio chiave: ha un progetto per l’Italia, ma anche per l’Europa; rende il Presidente francese Francois Hollande insignificante, perché è più moderno, dinamico, volitivo e ambizioso. Secondo lui il Premier inglese Cameron cammina in retromarcia, mentre la Cancelliera Merkel sta attenta a non fare passi falsi; Renzi invece c’è e dà un contributo importante e continua a credere nell’Europa.
Ecco che però l’inglese Philip Willan ci ricorda che se l’Italia vuole voltare pagina deve chiarire il suo passato. Non si va avanti con una storia recente oscura, piena di ricatti e di dubbi irrisolti. Bisogna indagare sulla storia recente con rigore e onestà, come ha fatto Sergio Flamigni, personaggio al quale Willan dedica le sue pagine.
L’egiziano Mahdi El Nemr sottolinea il ruolo strategico e geopolitico che l’Italia ha, come Paese vicino al Medio Oriente arabo, nel cuore del Mediterraneo. Da oltre vent’anni sono in corso trattative per un libero commercio tra l’Unione Europea e i Paesi del Golfo: questi ultimi si rivolgono sempre innanzitutto all’Italia come portavoce. Anche Capi di Stato di altri Paesi del Medio Oriente non arabi, come la Turchia e l’Iran, guardano spesso come primo interlocutore all’Italia. Anche se non rappresenta la forza europea più importante, l’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’Unione e le si riconosce una funzione di primo piano, grazie al suo ruolo storico e per la sua capacità di mediazione. L’Italia ha una potenzialità enorme sul piano economico e commerciale, una posizione unica, ma le manca la consapevolezza di questa forza. Con tutte le crisi che ci sono, l’Italia proprio in questo momento deve cogliere l’opportunità di giocare un ruolo importante, anche nel rapporto tra il Nord e il Sud del Mediterraneo.
La giornalista romena Mihaela Iordache che nel ricordare l’impegno della Comunità di Sant’Egidio come buon esempio delle qualità italiane, cita quanto detto da Papa Francesco sulla necessità del dialogo interreligioso.
Il giornalista tedesco Udo Gümpel, inoltre, è colpito dalla capacità degli italiani di tirarsi fuori, con grande creatività e fantasia, dalle situazioni più disastrose. È difficilissimo per un altro Paese copiare la creatività, la capacità di adattamento e l’elasticità culturale degli italiani, ma le energie di cui il Paese dispone devono trovare più spazio nella società.
Gli fanno eco la giornalista brasiliana Gina de Azevedo Marques, che ama la capacità degli italiani di saper prendere in giro se stessi attraverso un’autoironia dissacrante.
Ma sono tanti ancora i commenti e i suggerimenti degli opinionisti ospiti nel nostro Paese.

Maarten van Aalderen
E’ nato a Weesp (Olanda) il 22 aprile 1965.
Ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia sul concetto di religione in Giovanni Gentile.
Lavora da più di diciassette anni in qualità di corrispondente del maggiore quotidiano olandese De Telegraaf (circa 500.000 copie al giorno) per l’Italia e la Turchia.
Insegna, inoltre, sul paragone tra giornalismo italiano e straniero all'università telematica UniNettuno.
Presidente dell'Associazione della Stampa Estera tra 2009 e 2011 e da marzo 2013.
Lingue conosciute: olandese, inglese, tedesco, italiano, turco.
Ha vinto i seguenti premi: Premio Sicilia Madre Mediterranea 2008, premio internazionale per la Cultura Santa Margherita Ligure 2009 (ricevuto da Paolo Mieli).