OGGI TAPPANDOSI IL NASO VOTO USA SENZA PASSIONE

Il calvario è finito. Per i due candidati, la donna che i repubblicani chiamano “la bugiarda” e il miliardario che i democratici definiscono “il nulla” e anche “maniaco sessuale”. Ma calvario anche per lo Stato più potente del mondo che si è dovuto sorbire la campagna elettorale più sbrindellata della sua storia, senza il minimo accenno ai problemi internazionali ed economici del Paese, tutto gossip e accuse, puntualmente venute alla luce al momento più opportuno.
Oggi gli States vanno quindi ai seggi senza passione, tappandosi il naso, per eleggere il loro 45° Presidente, il successore del democratico Barack Obama. La prima donna alla Casa Bianca, prima ex First Lady a fianco del marito Bill e prima ex segretario di Stato oppure l'immobiliarista di New York che fa una 'gaffe' ogni volta che apre bocca?
I sondaggi sono ballerini come i giovani nelle discoteche, ma la maggioranza dà favorita, magari di stretta misura, Hillary Clinton su Donald Trump. Lei non avrebbe potuto immaginare una settimana peggiore per la chiusura della sua campagna elettorale. Non soltanto pr il riemergere dello scandalo delle 'e mail', ma anche il conflitto tra Fbi e Dipartimento della Giustizia che rimette sotto i riflettori pure le vicende della Fondazione Clinton, indagini che erano state frettolosamente accantonate qualche mese fa.
Un clima surriscaldato che può rovesciare ogni previsione. Infatti per lei può risultare micidiale il meccanismo mediatico che si è messo in moto come sempre in casi come questo. Può esser diventato una specie di tritacarne dell'informazione, al netto di ogni ulteriore intervento esterno, come quello degli hacker e di WikiLeaks.
Non credo comunque che, con tutto qul che è emerso su Trump, la rottura col suo stesso partito repubblicano e le brutali sortite che gli hanno alienato le simpatie dei moderati, il tycoon possa aver recuprato del tutto il pesante handicap che aveva.
Sta però il fatto che i repubblicani si stanno ricompattando dopo tanti mesi di disorientamento, Dopo lo scollamento tra Donald e l'establishment del partito e le sue rocambolesche sortite, la battaglia si concentra ora sul Senato (la Camera è certamente loro dato il vantaggio di alcune decine di voti di cui dispongono). Ma se resteranno padroni della Camera Alta, anche se Hillary conquisterà la Casa Bianca, metteranno parecchi bastoni fra le ruote della Clinton, come hanno fatto con Obama.

AUGUSTO DELL'ANGELO

Augusto.dell@alice.it